Solo pochi giorni e la quinta edizione del Festival dell’Erranza avrà inizio. Dal 29 al 1° di ottobre nel Chiostro di San Domenico di Piedimonte Matese intellettuali, scrittori, artisti, religiosi si confronteranno sul tema Il Dono e l’impossibile.
In attesa del taglio del nastro, è noto il calendario degli incontri che avranno come protagonisti personalità famose ed emergenti, le quali spazieranno da una dimensione all’altra del “viaggio”, considerato come cammino sia fisico che interiore.
Il dono è inteso come “gesto di generosità e di gratuità, crea inevitabilmente nuovi e profondi legami sociali, simbolici e relazionali fra chi dona e chi riceve”, come afferma Roberto Perrotti, direttore artistico del Festival, che, come sempre, non si smentisce riguardo alla originalità e alla risonanza di carattere mondiale che detiene, grazie al consistente livello culturale che lo caratterizza, permettendogli di affermarsi sempre più negli anni.
L’immagine scelta come icona rappresentativa del Festival dell’Erranza è Il dono del mantello, noto anche come Elemosina del mantello, una delle scene appartenenti al ciclo di affreschi presenti nella Basilica Superiore di Assisi, attribuiti a Giotto. L’immagine evoca la rinuncia ai beni materiali da parte di Francesco: un gesto semplice che però lascia presagire una scelta esistenziale ben più profonda.