Un vero successo la prima giornata diocesana organizzata dal settore giovani di Azione Cattolica per i ragazzi delle scuole superiori all’inizio del nuovo anno associativo.
Intento dichiarato dell’équipe diocesana è quello di creare un cammino che sia comune nella quotidianità. Un percorso che abbia nel livello diocesano un importante momento di confronto e di crescita ed in quello parrocchiale il suo naturale sviluppo. Un itinerario che faccia in modo che sia… camposcuola tutto l’anno!
Per non cristallizzare l’entusiasmo di quei giorni estivi in una fotografia.
Al di là dei numeri importanti (60 tra giovanissimi ed educatori hanno presto parte all’evento), ciò che ha colpito è stata la qualità con cui i ragazzi si sono rapportati con gli educatori al tema scelto. Nella soleggiata domenica di fine settembre, l’accogliente oratorio San Domenico Savio di Piedimonte Matese ha fatto da sfondo ad attività basate sulla parabola dei talenti.
Dopo l’iniziale momento di preghiera pensato per celebrare la giornata della Parola, i giovani hanno avuto modo innanzitutto di individuare i propri talenti, affidati da Dio a ciascuno secondo le proprie capacità. In un secondo momento hanno meditato su come metterli a frutto in AC come servi buoni e fedeli riflettendo anche su quanto l’associazione stessa rende loro in termini di esperienze, di crescita e di gioia. Talenti da considerarsi infine non solo come particolari tipi di intelligenza che vivono in noi ma anche come ricchezze spirituali che al cristiano vengono donate con il Battesimo.
Suggestiva anche la caccia al tesoro organizzata nel borgo storico di Piedimonte, momento di svago pensato per il pomeriggio. A concludere la giornata la celebrazione eucaristica presso la Cappella di San Giovanni Bosco celebrata da don Pasquale Rubino, assistente di AC e don Andrea De Vico, parroco di Santa Maria Maggiore.
Giovani gioiosi ed impegnati insomma, nel segno di quell’identità, spiritualità, operatività che furono individuate nella scuola associativa dello scorso luglio quali linee guida del triennio di AC che stiamo vivendo. Non resta che avere il coraggio di affidargli tempi e spazi per dare loro modo di far fruttificare i doni ricevuti.