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Piedimonte Matese. “Diverso da chi?” fa il pieno di consensi

La serata-evento organizzata domenica scorsa dall’Associazione “Papa Francesco” ha fatto registrare un’ottima partecipazione di pubblico. Per la responsabile comunicazione Annabella Ciardiello “E' stato il frutto di due mesi di lavoro sodo”

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La serata di solidarietà e sensibilizzazione Diverso da chi? ha fatto un inaspettato e gradito pienone, sia in termini di spettatori che di consensi. L’evento di domenica scorsa infatti, svolto presso la meravigliosa cornice della Cassa armonica di piazza Roma, a Piedimonte Matese, rientra tra i meritati successi che l’Associazione Papa Francesco, all’indomani della sua fondazione, è andata periodicamente inanellando.

Annabella Ciardiello, responsabile comunicazione dell’Associazione e parte attiva nell’organizzazione della serata è entusiasta “È andata molto bene. L’intento era proprio quello di puntare al coinvolgimento ed alla sensibilizzazione alle disabilità, per questo motivo abbiamo intitolato la serata Diverso da chi? – e continua – abbiamo raccolto con gioia l’adesione della S.I.R. e dell’U.O.S.M. di Piedimonte Matese: anche loro si occupano di disabilità, in particolare di quella mentale e l’altra sera erano presenti anche alcuni loro utenti ed i membri delle loro equipe. Inoltre, un valido aiuto ci è stato fornito dall’Associazione Volontari di Giacomo Gaglione ed in particolare dal presidente Liberato Raccio”.

La serata presentata da Luisa Porto, si è aperta con il canto dell’Ave Maria, eseguita dal soprano Loredana Ferrante: successivamente si è passati alle testimonianze, sia da parte di Anna Zulla, presidente dell’associazione, sia del vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, completate da alcune esecuzioni canore ad opera degli stessi ospiti di queste strutture.
“Il lavoro per la parte corale – prosegue Annabella – ci ha visti presenti per le prove in associazione due volte settimana: è stato un momento riabilitativo ed insieme educativo, specie per il gruppo del S.I.R. e quindi non si è trattato di un evento fine a sé stesso ma del frutto di due mesi di lavoro sodo, dove ospiti e operatori hanno seguito un progetto specifico, volto a mettere in relazione delle persone affette da varie problematiche. Specialmente nelle battute iniziali, è stato un momento duro, che poi si è trasformato in un momento di crescita”. Annabella Ciardiello chiude con un auspicio “Ora l’intento è di rendere il tutto un evento annuale, variandolo nel tempo ma coinvolgendo sempre di più le persone affette da varie disabilità.”

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