Sabato 14 ottobre è un giorno molto atteso per la comunità di Alife-Caiazzo e lo è per più di una ragione. I fedeli provenienti dalle diverse parrocchie (catechisti, operatori parrocchiali, membri dei Consigli pastorali), accompagnati dai loro parroci, si ritroveranno ad Alife in occasione della Festa della Dedicazione della Cattedrale, ma quest’anno l’evento che sancisce l’inizio delle attività del nuovo anno pastorale coinciderà con la chiusura solenne del Sinodo.
Con la celebrazione eucaristica delle 19.00, il vescovo Valentino Di Cerbo annuncerà il termine del percorso sinodale, consegnando ai membri sinodali il Libro del Sinodo, risultato finale di un lavoro intenso, che ha visti impegnati concretamente i rappresentanti parrocchiali e la Segreteria, la quale si è occupata della revisione generale delle relazioni presentate dalle Commissioni, provvedendo a correggerle, ampliarle o abbreviandole, ove necessario.
Il numero totale degli aventi diritto di voto (al 1 maggio) era di 141 di cui, come da Regolamento (39 sacerdoti; 2 diaconi permanenti; 1 seminarista; 2 religiosi e 5 religiose; 92 laici, provenienti 90 da parrocchie e 12 da associazioni ecclesiali). In corso d’opera il numero è sceso a 140 con rinunce giustificate e nuova nomina. La media di presenza è stata molto alta: 120 persone (nelle 8 assemblee tra il 5 maggio e il 16 giugno). Ci sono volute circa 14 ore di discussione e votazione, con 81 interventi in aula. I 5 documenti hanno richiesto un lavoro immane da parte della segreteria (circa 21.265 fotocopie). Gli emendamenti si sono concentrati soprattutto sui primi due documenti (23 quello sulla evangelizzazione e e catechesi e in ugual numero per quello sulla liturgia). I dati sono importanti, in quanto ci restituiscono l’immagine concreta del Sinodo, ciò che materialmente è stata “l’esperienza Sinodo”, per coloro che hanno garantito il proprio contributo nelle diverse fasi.
Grazie al Libro del Sinodo la comunità diocesana riceverà una direzione nuova, definita tenendo conto della sua storia e di quanto è stato prodotto nel passato. Il Libro è l’espressione fisica di una “scommessa” ben riuscita, che lascia aperte nuove chance di crescita per ogni singola cellula della Diocesi.