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Alife. 13 ottobre del ’43, una ferita sempre aperta

Ricorre oggi, 13 ottobre, l'anniversario del bombardamento frutto di una missione "improvvisa" a opera degli Americani, causa di 80 morti e tanta distruzione

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Il 13 ottobre è, per i cittadini di Alife, una di quelle date che non possono essere dimenticate, poiché marchiano a fuoco la storia di una comunità, sconvolgono il suo presente e ne condizionano il futuro.
Alle 12.05 di quella data, nel lontano 1943 la città fu rasa al suolo. Solo il giorno dopo si intuì che si era trattato di un errore: Alife eliminated è quanto riferito dalle fonti ufficiali di allora, come il professor Giuseppe Angelone riporta nel libro H-2703. Alife, una città dimezzata, Edizioni ASMV 2010, uno dei più impegnati studiosi sensibile verso tutto ciò che concerne il territorio altocasertano.

La città rimane vittima di a dreadful mistake, “un terribile errore”, quando “Pat N. Walker, sergente capo (M/Sgt.) dell’aviazione americana (USAAF), si reca ad Alife alla ricerca di un non meglio precisato “cimitero tedesco”. Furono quelli i terribili momenti in cui fu deciso di bombardare Alife, scambiata per un luogo di riferimento tedesco, come scrive il prof. Angelone nel suo libro.
In questi anni diversi sono stati gli studi relativi al bombardamento di Alife, e tutti lasciano ipotizzare che gli Americani sospettassero la presenza in città di una personalità tedesca da eliminare. Sta di fatto che tanto, troppo sangue è stato versato, 80 morti tra cui anche don Antonio Leggio, parroco della Cattedrale, e un consistente numero di feriti, e tutto soltanto per sbaglio; abitazioni distrutte e affetti andati in fumo procurando un dolore la cui eco ancora oggi risuona nel cuore degli alifani. Uno sbaglio rimasto scolpito nel tempo, che riverbera nel ricordo dei familiari fino alla generazioni ultime.

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