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Piedimonte Matese. Polemiche online, il consigliere Ottaviani replica “Facciamo della politica un mezzo per migliorarci”

Replica alle accuse di essere "stampella della minoranza" e fa appello ad uno stile diverso di collaborazione e partecipazione per il bene incondizionato della Città

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Nelle ultime ore una serie di illazioni, apparse attraverso i social network, che chiamano in causa l’impegno politico di Monica Ottaviani, del gruppo politico Noi di Piedimonte, recentemente eletta con Fabio Civitillo in Consiglio comunale, nelle file della minoranza.
Dissociandosi totalmente da affermazioni e polemiche, che dipingerebbero in maniera equivoca il suo operato politico, la Ottaviani dichiara tutto il suo disappunto per quanto letto online e lo fa attraverso un Comunicato stampa; con quest’ultimo contrattacca con moderazione, invitando tutti, sia politici che concittadini, a centrare l’attenzione sui veri problemi che la realtà piedimontese vive sulla propria pelle, a cominciare dalla questione legata alla logistica del Liceo Galilei per la quale “Si è data l’opportunità alla struttura di diventare più grande, di accogliere e formare sempre più studenti, rendendo ancor di più dignitose le aule, più ampie e più luminose.
È questo il senso di responsabilità – puntualizza la Ottaviani – votare con un  in consiglio comunale, non vuol dire essere stampella della maggioranza ma significa assumersi le proprie responsabilità. Perché è il voto favorevole che contribuisce a migliorare il nostro territorio, segnatamente la scuola superiore più grande della mia città.” E conclude “Facciamo della politica un mezzo per migliorarci! Lasciamo le chiacchiere a chi ne fa una questione personale e i fatti a chi la mette a disposizione della città.”

Il testo completo del Comunicato stampa
“E’ risaputo che la riconoscenza è il sentimento del giorno prima, tuttavia da qualche tempo si sta strumentalizzando la mia posizione di consigliere comunale, in una forma poco dignitosa per me e per il mio paese.

Quando, dopo l’elezione ho accettato il mio incarico di consigliere, l’ho fatto con serietà e orgoglio. Immaginavo, ma non fino a tal punto, che questo per me sarebbe stato un impegno, costante, fatto di sacrifici, di rinuncia, ma pieno di soddisfazioni: sto togliendo tempo, alla professione, all’attività e anche agli affetti personali; passo molte ore nella casa comunale, la casa di tutti noi cittadini, quando potrei tranquillamente restare a casa, dietro lo smartphone e fare opposizione a partire da quanto riportato su Facebook, blog od altri social network. A differenza di molti, sono petulante e costante, ed ogni giorno aggiungo un mattoncino a quella che è la mia conoscenza della macchina amministrativa. Tutto questo, con rispetto ed educazione, senza mai andare a ledere il diritto di altri, senza mai essere presuntuosa o irrispettosa, nei confronti delle persone, dei fatti e delle dinamiche che comprendo e che ho di fronte.

Sto facendo della politica il tramite per regalare a Piedimonte un volto nuovo, fatto di semplicità e soprattutto serietà, serietà che manca.

Martedì in consiglio, oltre a parlare di un documento non condiviso, si è discusso di molto altro, che ritengo molto più importante per la vita piedimontese. Si è data l’opportunità alla struttura del liceo di diventare più grande, di accogliere e formare sempre più studenti, rendendo ancor di più dignitose le aule, più ampie e più luminose. È questo il senso di responsabilità di cui parlavo prima. Votare con un “sì” in consiglio comunale, non vuol dire essere stampella della maggioranza ma significa assumersi le proprie responsabilità. Perché è il voto favorevole che contribuisce a migliorare il nostro territorio, segnatamente la scuola superiore più grande della mia città.

Inoltre, si è parlato della riscossione dei tributi, di come pagare quelle tasse che noi comuni cittadini paghiamo, di anno in anno, di volta in volta. Ho proposto di trovare una soluzione ragionevole che vada oltre la freddezza burocratica e che abbia un orecchio teso all’ascolto dei cittadini. Fare delle proposte ragionevoli, significa assumersi e stimolare a far assumere delle responsabilità a chi amministra il nostro paese. Si è parlato di ascolto dei cittadini, quello che forse, ognuno di noi amministratori, maggioranza, minoranza, gruppo consiliare o autonomo consigliere non dovrebbe mai perdere di vista.

Facciamo della politica un mezzo per migliorarci! Lasciamo le chiacchiere a chi ne fa una questione personale e i fatti a chi la mette a disposizione della città.

Mi dissocio formalmente e moralmente dal pettegolezzo, e invito tutti, con umiltà ad aprirci al confronto e al dialogo.”
Monica Ottaviani

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