Il sacrificio di un innocente non è mai vano, specie quando si tratta di una vita consacrata a Dio. E’ il caso di Don Biagio Mugione, vittima dei tedeschi durante la seconda Guerra mondiale. Per tramandare la sua testimonianza e commemorare il ricordo di un momento storico estremamente drammatico per tutti, domani, mercoledì 18 ottobre alle ore 19.00 presso la Parrocchia di San Sebastiano martire si terrà una celebrazione eucaristica nell’ambito della Giornata della Memoria. Alla messa, celebrata da Don Stefano Pastore in suffragio delle vittime civili del 1943, interverranno anche i familiari di Don Biagio Mugione.
Chi era Don Biagio. Biagio Mugione, nacque a Cardito (Na) il 24 febbraio 1914. Dalla vocazione precoce, il giovane completò il ciclo scolastico e poi gli studi teologici tra Aversa e Napoli, divenendo sacerdote il 17 Luglio del 1937. Amico di Mons. Nicola Maria Di Girolamo, vescovo di Caiazzo, fu chiamato da quest’ultimo nella sua diocesi come arciprete della Chiesa di S. Sebastiano in Alvignano, essendone venuto a mancare il parroco: qui il giovane prete diede il via ad un triennio d riorganizzazione e riforme per l’intera comunità, che ne riconobbe subito le grandi virtù cristiane. Caduta in mano alle truppe tedesche, la popolazione alvignanese subì vessazioni e violenze e fu lì che Don Biagio rivelò tutto il suo eroismo, non facendo mai mancare la sua presenza ed il suo aiuto concreto: sulla strada tra Dragoni ed Alvignano, il sacerdote finì trucidato il 18 ottobre 1943, a soli 29 anni. Oggi sia a Cardito che ad Alvignano c’è una strada a lui intitolata ed i due Comuni, uniti dal ricordo di questo grande testimone, hanno realizzato un gemellaggio nel 2014, a cent’anni dalla sua nascita. Ancora oggi è molto vivo per gli alvignanesi il ricordo del sacerdote, tra l’altro autore dell’Inno a San Ferdinando d’Aragona.