Annamaria Gregorio
La frase dal vangelo di Luca (10,2) offre quest’anno spunti di forte riflessione per la Giornata Missionaria Mondiale, che la Chiesa si appresta a celebrare domenica prossima 22 ottobre. “Nei campi era ormai tempo di mietiture: il grano aveva colore del pane… Ma Gesù vede altro: guarda e vede che ogni cuore di uomo è una zolla di terra ancora atta a dare vita ai suoi semi divini che in noi crescono, dolcemente e tenacemente, come il grano che matura nel sole. E ha un sogno: svelare ad ogni uomo il tesoro nascosto nel campo, far scoprire a ogni persona la propria dignità, il proprio carisma da mettere al servizio del Regno, manifestarsi a ognuno come il Dio della misericordia e della consolazione. Ma non vuole salvare il mondo senza di noi, non ci tratta come burattini, vuole, desidera, chiede agli apostoli, a noi, di diventare discepoli, narratori di Dio. Senza fanatismi, senza scorciatoie o nostalgie, ricercando una piena e matura umanità, il Signore ci chiede di costruire la Chiesa con Lui. Ogni uomo, in ogni parte del mondo, è messe matura, per diventare pane di Dio, per diventare figlio di Dio”. Da un approfondimento de L’Animatore missionario arriva, dunque, un forte stimolo a seguire Gesù più da vicino, in un rapporto personale sempre più intimo e profondo con la sua grazia e ad andare “alle genti”. Missio ad gentes: da missum, participio passato del verbo latino mittere, mandare, inviare alle genti, per annunciare il Vangelo in tutto il mondo.
L’Ottobre Missionario, che dà inizio all’anno pastorale, prevede sempre un cammino di animazione articolato in cinque settimane, ciascuna delle quali propone un tema su cui riflettere: contemplazione, fonte della testimonianza missionaria; vocazione, motivo essenziale dell’impegno missionario; responsabilità, atteggiamento interiore per vivere la missione; carità, cuore della missionarietà; ringraziamento, gratitudine verso Dio per il dono della missione. Anche Papa Francesco, primo missionario, pone la missione al cuore della fede cristiana. Nel suo Messaggio per questa Giornata, ricorda ancora una volta che “La missione della Chiesa è animata da una spiritualità di continuo esodo. Si tratta di uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo” (E.G., 20). La missione della Chiesa stimola un atteggiamento di continuo pellegrinaggio attraverso i vari deserti della vita, attraverso le varie esperienze di fame e sete di verità e di giustizia. (…) ispira una esperienza di continuo esilio, per fare sentire all’uomo assetato di infinito la sua condizione di esule in cammino verso la patria finale, proteso tra il “già” e il “non ancora” del Regno dei Cieli. La missione dice alla Chiesa che essa non è fine a se stessa, ma è umile strumento e mediazione del Regno. Una Chiesa autoreferenziale, che si compiace di successi terreni, non è la Chiesa di Cristo, suo corpo crocifisso e glorioso. Ecco allora perché dobbiamo preferire una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze (ibid., 49)”.
Con la metafora del campo di grano e con l’immagine di una baraccopoli di periferia, raffigurata sul manifesto di quest’anno (immagine a lato), siamo tutti chiamati ad aprire il cuore alle esigenze spirituali della missione e ad impegnarci con gesti concreti di solidarietà a sostegno di tutte le giovani Chiese. Con le offerte della Giornata, che confluiscono a livello mondiale nel FUS (Fondo Universale di Solidarietà), ogni anno si sostengono progetti nei cinque continenti, mediante l’aiuto ai catechisti, ai seminari con la formazione del clero locale, e all’assistenza socio-sanitaria dell’infanzia. Testimoniamo la carità, contribuendo, con la nostra offerta, a migliorare le condizioni di vita materiale e spirituale, sostenendo l’opera del missionari nel mondo.
Per info : L’Ufficio per la Cooperazione missionaria tra le Chiese Missio Alife – Caiazzo, Via A.S. Coppola, 230 – Piedimonte Matese (CE); Tel 0823 – 912707 (int. 29); Email: upslalifecaiazzo@libero.it.; La Vita Un Puzzle.