La ricorrenza di Santo Stefano Menicillo, cadendo nel giorno di domenica, estende la festa a tutte le parrocchie della Diocesi, che questa mattina faranno memoria del compatrono diocesano, che insieme a San Sisto I è protettore della Chiesa di Alife-Caiazzo.
Dopo il novenario dei giorni scorsi, la città di Caiazzo si prepara al momento solenne e finale dei festeggiamenti in programma questa sera.
Alle 18.00 la processione per le strade cittadine e al rientro, nella chiesa Concattedrale, la solenne celebrazione presieduta dal Vescovo Valentino insieme ai sacerdoti diocesani.
La storia, in breve
Nato a Macerata Campania nel 935, Stefano fi vescovo di Caiazzo per 44 anni, tra il X e l’XI secolo. Di lui si ricordano diversi eventi miracolosi che già prima della morte lo avevano reso noto oltre i confini della diocesi caiatina.
Il luogo della sepoltura, nella Cattedrale, divvenne luogo di pellegrinaggi da tutta la Campania. Grazie alle guarigioni che avvennero in questo luogo, Stefano fu riconosciuto come taumaturgo. Il 22 luglio 1284 la Cattedrale venne consacrata a Stefano ormai dichiarato santo. Nel 1512 altri eventi prodigiosi guidarono il Vescovo di allora al ritrovamento del corpo del santo patrono. Santo Stefano, in realtà, giaceva totalmente incorrotto, ancora vestito del piviale, della mitria e con la croce pettorale. Il corpo fu collocato in un altare laterale.
