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Alife / 4 novembre. L’invito alla pace del vescovo Valentino

Lo sguardo sui tempi moderni da parte di Mons. Di Cerbo e il breve discorso tenuto dalla dott.ssa Murolo, subcommissario prefettizio hanno fatto da compendio alla manifestazione del 4 novembre

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Questa mattina ad Alife la celebrazione dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, nonché il ricordo dei caduti di tutte le guerre. Cerimonia che ha avuto inizio con la messa in Cattedrale, presieduta dal vescovo mons. Valentino Di Cerbo alla presenza delle autorità civili e militari e della dottoressa Stella Murolo, subcommissario prefettizio, nonché di una rappresentanza del Circolo della Terza Età. La preghiera e il raccoglimento sono stati motivo di una precisa riflessione da parte del Pastore: la radicalità di ideologie e concetti esclusivi di Nazione hanno condotto l’uomo su strade di guerra e di morte, “impensabile oggi, di fronte alla certezza che si può rimanere se stessi, conservare radici e identità arricchendosi a vicenda”. Sguardo quello del Vescovo sui “tempi moderni”, sintesi di progresso, dialogo culturale e religioso che continua ad arricchire la famiglia umana.

L’invito alla pace, ha spiegato Mons. Di Cerbo, passa dalla consapevolezza che le diversità sono ponti, non più barriere. Pochi fedeli in Cattedrale, poche persone a fare memoria di una storia lontana, difficile, che con fatica hanno vissuto i più anziani, di cui rimangono pochi diretti testimoni. A quanti non conoscono, non ricordano, non sentono il peso di una guerra, la celebrazione di questa giornata suona estranea, lontana, evocativa di un tempo, per alcuni eroico, per altri fallimentare. Tuttavia rimane l’urgenza e la necessità di continuare a parlarne, per il fatto di porre all’attenzione una differenza, una rinascita che nell’unità e nel dialogo ha garantito equilibri politici e geografici. Al termine della celebrazione, il corteo di autorità e cittadini si è recato presso il Monumento dei Caduti in guerra in piazza XIX Ottobre dove a rivolgere un pensiero ai presenti è stata la dott.ssa Murolo, ribadendo il valore civile e militare di quanti ancora oggi garantiscono all’Italia e all’Europa stabilità e sicurezza. Ancora il saluto del Vescovo, una preghiera conclusiva e l’Inno Mameli a mettere il sigillo su questa giornata. Un piccolo discorso tenuto dalla dottoressa Murolo e il saluto finale del Vescovo hanno concluso la manifestazione. I bambini che hanno partecipato alla manifestazione hanno intonato l’Inno di Mameli per solennizzare il momento.

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