Home Arte e Cultura Caiazzo. L’intervista a Chiara Fiorillo, autrice di “Matricola 422945”

Caiazzo. L’intervista a Chiara Fiorillo, autrice di “Matricola 422945”

Chiara Fiorillo presenterà il suo libro, edito da Editrice MR Editori, domenica 12 novembre, nella Casa comunale di Caiazzo

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Chiara Fiorillo, 20 anni, nata a Piedimonte Matese e cresciuta a Piana di Monte Verna, è l’autrice di Matricola 422945, pagine intense che rievocano la toccante esperienza di zio Enrico, sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale. Ragazza intraprendente e ambiziosa, ora vive a Londra dove sta per terminare gli studi di Giornalismo. Riportiamo la piacevole chiacchierata fatta con Chiara, e la ringraziamo per averci regalato un po’ di sé.
Chiara, qual è la tua formazione? Che studi hai fatto?
Dopo essermi diplomata al Liceo Classico “P. Giannone” di Caserta nel 2015, ho deciso di trasferirmi a Londra, dove frequento la City University of London. Sto attualmente frequentando il mio terzo e ultimo anno, e conto di laurearmi a luglio prossimo. Frequento la Facoltà di Giornalismo, che è una delle piu importanti nel Regno Unito e nel mondo. Collaboro con diversi giornali, sia in Italia che in Inghilterra, e sia locali che nazionali, magazine e cosi via. Ho lavorato anche per una radio a Londra per quasi 9 mesi, ma mi piacerebbe lavorare in TV dopo la laurea. Al momento sto facendo tante richieste di lavoro, penso di restare a Londra almeno per un po’, anche se amo viaggiare, quindi sono disposta a trasferirmi in qualsiasi altro paese.

Come nasce in te l’idea di scrivere un libro?
Fin da piccola, ho sempre amato scrivere. Ho sempre avuto un diario segreto o quantomeno un quaderno in cui riportavo alcuni pensieri sparsi. Scrivevo poesie, canzoni e via dicendo, ma in generale mi ha sempre affascinato l’idea di entrare in una libreria e poter vedere un mio prodotto, col mio nome, su uno scaffale. Ho 20 anni, quindi quando ho cominciato a scrivere ho intrapreso un percorso che immaginavo lungo e difficile, ma che alla fine mi ha dato e mi sta dando tante soddisfazioni.

Chi è il protagonista del tuo libro? Parlaci di lui
Il protagonista del mio libro è Zio Enrico, un mio parente che ho sempre chiamato zio, ma che è in realtà lo zio del mio nonno materno. Zio Enrico ha 96 anni e durante la Seconda Guerra Mondiale ha vissuto gli orrori della prigionia. La sua mente non ha cancellato nulla, anzi ricorda benissimo ogni particolare. Ogni volta che vado a casa sua, a Natale, Pasqua o durante alcune ricorrenze, lui ama raccontare quello che ha vissuto. Circa due anni fa, dopo essermi congedata da lui, ho cominciato a pensare in che modo potessi contribuire a far conoscere la sua storia coloro che non hanno avuto la possibilità di incontrarlo e conoscerlo. Cosi, ho cominciato a registrare la sua voce, a prendere nota dei suoi racconti, fino a  quando un giorno ho iniziato a scrivere. La storia è narrata in prima persona, con un linguaggio molto semplice, perché ho cercato di trasmettere ai lettori ciò che lui è riuscito a comunicare a me: genuinità, semplicità e la convinzione che nonostante tutto che la vita sia bella!

Qual è, a tuo avviso, uno dei momenti più toccanti del testo?
A mio parere, uno dei momenti di maggiore profondità emotiva è quello in cui zio viene catturato come prigioniero, diventando mero spettatore della sua libertà, che vede sfumare pian piano. Tuttavia, con la sua positività riesce sempre a consegnare un messaggio di speranza.
Ora che stai per concludere i tuoi studi, pensi al futuro? Che obiettivi hai?
Ho tanti obiettivi per il mio futuro: sono una ragazza molto ambiziosa e con tanta voglia di fare! Non mi piace fermarmi davanti alle difficoltà, sono stata cosi fin da bambina, ma credo questo sia un aspetto di me che si è rinvigorito ancora di più vivendo da sola all’estero. Per ora, aspetto la mia laurea a luglio e mi sto impegnando nella ricerca di un lavoro. Non mi piace fare troppi piani, ma sono positiva riguardo al mio domani. Credo che essere giovani significhi anche questo, cioè avere tanta voglia di fare e impegnarsi al massimo per realizzare i propri sogni. Io ci provo, non si sa mai!
 

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