Il Falò di San Giovanni è l’iniziativa che le Associazioni Rena Rossa e Slow Food Matese, in collaborazione con i comuni di Ailano, Raviscanina e Valle Agricola, hanno deciso di sostenere. Il Progetto, cofinanziato dalla Regione Campania mediante Piano Operativo Complementare, comprende una serie di eventi che convergono in un’usanza antica, ma di enorme importanza ambientale, come il falò del post-raccolta olive, nel quale vengono bruciati i rami rimasti a terra. Il fuoco serve come arma di purificazione nei confronti di alcuni batteri che potrebbero diventare minacciosi per la terra.
Il prossimo 24 novembre, nell’Auditorium della Casa della Musica di Ailano, comune capofila del Progetto, verranno presentate le attività che rientrano nell’iniziativa. Tocca a Raviscanina ospitare l’evento del 3 e 4 dicembre intitolato L’oro giallo della terra – Festa dell’olio, arricchito da visite guidate e degustazioni, promosse da Slow Food Matese e Slow Food Campania. Il programma dell’evento conta numerose idee all’insegna del divertimento e del buon palato, considerata l’importanza dell’olio nelle nostre cucine. Non mancherà occasione per discutere anche della promozione commerciale di questo prelibato prodotto che purtroppo è un po’ vittima del mercato di nicchia locale.
Ailano, invece, farà da cornice alla Festa del Pallagrello del 7 dicembre, seguita dal gigantesco Falò, i giorni 26 e 27 dicembre. A questa interessante catena si aggiungerà la Mostra fotografica del 23 dicembre, organizzata da Luigi Spina, a Valle Agricola, una nota artistica all’intero Progetto. Passeggiare tra gli uliveti, gustare del buon vino e ammirare scorci fotografici della nostra terra è una combinazione da non perdere e da diffondere.
Il nostro territorio è un patrimonio inestimabile sotto tantissimi punti di vista, ma la valorizzazione di queste ricchezze passa troppo spesso inosservata o trascurata.