E’ tornata a svettare nel cielo dell’alta Irpinia a partire dalla scorsa estate, ma in questa giornata essa assurge più che mai a simbolo di una rinascita giunta a compimento. Stiamo parlando della torre campanaria della Chiesa Cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi, nell’avellinese, passata alla storia per essere stata completamente abbattuta dalla scossa di terremoto del 1980.
La costruzione, edificata una prima volta nel ‘500 in pietra viva squadrata, franò rovinosamente assieme alla chiesa attigua a causa delle scosse telluriche che proprio in questa giornata di 37 anni fa mieterono morte e distruzione: si trattava di un campanile molto caratteristico, slanciato ma al contempo imponente, scompartito in tre piani, di cui l’ultimo coronato dall’orologio civico; l’insieme era il risultato di diversi adeguamenti e trasformazioni occorse nei secoli, che lo avevano reso un vero e proprio emblema della città altirpina.
All’indomani del sisma, per gli abitanti del posto sembrò una perdita irrecuperabile, una ferita che nemmeno la parziale ricostruzione della torre, portata a termine nel 2000, sembrava aver sanato, al punto tale che un’intera comunità non aveva ancora abbandonato l’idea di rivederla ricostruita nelle sue forme originali. Poi, oltre trent’anni dopo, un dono inatteso: Charles Gargano, ambasciatore americano originario di Sant’Angelo dei Lombardi, resosi già benemerito per aver finanziato una Casa per anziani, l’Asilo nido ed un Centro polivalente nella sua terra natale, ha preso a cuore anche il completamento del campanile.
Cosi, grazie a questo ulteriore gesto di solidarietà, nel 2015 è partito l’iter progettuale per il completamento della torre e nel corso della scorsa primavera è stata portata a termine la riedificazione del piano rimanente, in pietra e mattoni, proprio per rimarcare il recupero della fisionomia ed al contempo ricordare la distruzione patita dalla torre. Un lavoro delicato e certosino, dove gli operai hanno sfidato temperature molto spesso inclementi, pur di concludere i lavori in tempo.
L’inaugurazione, lo scorso 13 agosto, è stata un vero e proprio evento, accompagnato dal suono a stormo delle campane della Cattedrale e da un concerto di musica classica: ma soprattutto, la premura mostrata dalla comunità e la generosità di chi ne ha finanziato il recupero – nonostante fossero passati quasi quarant’anni da un sisma catastrofico – è il segnale più eloquente che non è mai troppo tardi per puntare alla resurrezione sociale e culturale di un territorio e di chi lo abita.