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Baia e Latina. Furto smascherato, gli angeli di San Lorenzo ritornano in paese

Alcune settimane fa la notizia giunta da Firenze che le due teste d'angelo in marmo rubate nel 1996 erano state trovate a Rovigo. Questa mattina il dissequestro e la riconsegna al parroco don Antonio Sasso dei pregiati pezzi del 1600

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Sono ormai sulla strada del ritorno verso Baia e Latina i due angeli in marmo del 1600 trafugati nel 1996 dalla chiesa di San Lorenzo Martire e recentemente ritrovati a Rovigo grazie ad una vasta operazione dei Carabinieri del Nucleo addetto alla tutela dei Beni Culturali di Firenze per conto della Procura di Lucca.

Questa mattina, don Antonio Sasso, parroco di Baia e Latina e viceresponsabile dell’Ufficio Arte sacra e beni culturali della Diocesi – accompagnato da Carmine Di Cerbo, priore della Confraternita SS. Immacolata Concezione (Baia e Latina) –  si è recato ad Arzano (Napoli) presso il deposito della ditta Bevilacqua dove sono custodite un gran numero di opere d’arte derubate a numerose chiese della nostra regione e da oggi dissequestrate per essere riconsegnate ai legittimi luoghi nonché alle comunità ecclesiali di provenienza.

Anche la Diocesi di Napoli recupera pezzi come un paliotto in marmo della chiesa di San Biagio in Mugnano; un candeliere in legno dorato con teste d’angelo della chiesa napoletana di San Vitale in Santa Maria; una testa d’angelo in marmo bianco con inserti policromi della chiesa di Sant’Agrippino in Arzano; un dipinto tondo su tavola raffigurante la Madinna della purità della chiesa di Napoli di Sant’Antonio; un tabernacolo e altri due angeli capo altare.

Recuperi anche per le diocesi di Capua, teggiano-Policastro, Nola, Salerno-Campagna-Acerno, Aversa e Caserta. Quest’ultima ritorna in possesso  di un tabernacolo in marmo con tre teste d’angelo e un paliotto (sempre in marmo) policromo della chiesa di Sant’Andrea Apostolo, in Capodrise.

L’indagine investigativa per il recupero di tali beni era partita nel gennaio del 2016 e ha portato al rinvenimento di 111 opere per un totale di 2milioni di euro.
Ciò che ritorna alle chiese di provenienza non sono soltanto dei pregiati pezzi di arte, o segni identitari di storia locale, ma anche un’anima religiosa in cui intere generazioni di fedeli si sono identificati trovando tante volte la strada per il divino. Suppellettili e manufatti sono il frutto anche di donazioni e generose offerte che le comunità locali hanno fatto alle chiese locali a scopo devozionale o anche per arricchirne e custodirne il valore.

Le teste d’angelo della chiesa di San Lorenzo in Baia e Latina, oltre ad essere nuovamente ed ufficialmente inserite negli inventari diocesani, al momento verranno custodite in ambiente protetto e dotato di sistema di allarme.

 

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