E’ dello scorso 6 dicembre la notizia, diffusa attraverso la pagina ufficiale Facebook, con cui il Consiglio comunale di Piedimonte Matese ha approvato all’unanimità il Regolamento che disciplina l’amministrazione dei Beni condivisi, un impegno che vede una collaborazione più attiva tra mondo politico e cittadinanza nell’amministrazione della cosa pubblica.
L’Associazione Amici di Pericle, che da sempre è stata promotrice di un regolamento condiviso, proprio lo scorso 26 ottobre aveva tenuto un incontro con l’ideatore del progetto, Gregorio Arena ed ora, attraverso il presidente Lucio Pascale, commenta così questo importante traguardo:
Presidente, la Giunta comunale piedimontese ha ufficializzato l’adozione del “Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni”: con quali sentimenti “Amici di Pericle” accoglie questa notizia?
Con grande entusiasmo e soddisfazione. Piedimonte entra a far parte di quel gruppo di Comuni virtuosi che hanno intrapreso una strada del tutto nuova nella cura dei beni comuni. I tempi di approvazione sono stati da record e, soprattutto, anche a Piedimonte, come in tutti i comuni in cui è stato adottato il regolamento, l’approvazione è avvenuta all’unanimità del Consiglio Comunale. Questo conferma che lavorare insieme per il bene della comunità è possibile e mi pare doveroso ringraziare l’intero Consiglio Comunale per questa bella pagina di politica cittadina.
Per chi non è addentro alla questione, può spiegarci in cosa consiste questo regolamento e quali saranno gli effetti più evidenti che tale decisione comporterà nel quotidiano del capoluogo matesino?
Il Regolamento stabilisce come i cittadini, attraverso i “Patti di Collaborazione” con l’Amministrazione Comunale, possano prendersi cura direttamente dei beni comuni. E’ un cambio radicale del modello di cittadinanza. Non più amministrazione da una parte e cittadini dall’altra ma collaborazione attiva per l’interesse generale. Questo non deresponsabilizza l’amministrazione dai suoi compiti; semplicemente, in una fase in cui le risorse pubbliche sono sempre più scarse, libera nuove energie e capacità che possono essere messe a disposizione della comunità. Le opportunità che si aprono sono enormi. I cittadini potranno curare direttamente il verde pubblico, le piazze, le scuole, gli edifici pubblici inutilizzati ma anche avviare progetti per la cura delle persone più deboli, per la crescita educativa, per i beni culturali e così via. Inoltre prendersi cura dei beni della collettività accresce il senso di appartenenza ed i legami di comunità. Piedimonte, come purtroppo tanti Comuni italiani, vive un momento di difficoltà ed ha bisogno di queste nuove energie; liberarle ovviamente richiederà tempo ed impegno ma non potrà che essere di aiuto alla crescita della nostra comunità.
L’interessante incontro con Gregorio Arena, lo scorso 26 ottobre, ha dato grande risalto a questo regolamento, ma nella parte dell’incontro dedicata alle associazioni, si è notata una presenza alquanto scarsa di quest’ultime: come può essere giudicata tale assenza e come ha intenzione di muoversi “Amici di Pericle” per stimolare maggiore coinvolgimento?
Il Professore Arena, che è l’ideatore del concetto di “Amministrazione Condivisa”, viaggia in Italia e all’estero per presentare il Regolamento nei Comuni dove è invitato. Così abbiamo tenuto conto della sua disponibilità e scelto un giorno in cui, purtroppo, vi erano altri eventi in contemporanea. Questo ovviamente non ha facilitato la partecipazione di molti. È anche da considerare la possibilità che non tutti siano interessati a questa iniziativa. In ogni caso il modello dell’amministrazione condivisa rappresenta un significativo cambio culturale e richiederà certamente tempo per concretizzarsi. Il Regolamento è ora strumento a disposizione dell’intera città e, per la sua attuazione, un ruolo decisivo dovrà essere svolto dall’Amministrazione Comunale che potrà mettere in campo tutte le risorse necessarie per stimolare l’impegno dei cittadini. Come Amici di Pericle organizzeremo ulteriori incontri per spiegare il Regolamento, ma, soprattutto, pensiamo sia importante cominciare a realizzare esempi concreti di Patti di Collaborazione. Gli esempi sono molto più efficaci delle parole. Pertanto proveremo a realizzare esperienze tangibili e, soprattutto, a proporre alle altre associazioni di costruire insieme questo percorso.