“Il servizio della Chiesa ai malati e a coloro che se ne prendono cura deve continuare con sempre rinnovato vigore, in fedeltà al mandato del Signore e seguendo l’esempio molto eloquente del suo Fondatore e Maestro”.
Inizia così il messaggio del Papa per la Giornata mondiale del malato, che si celebra l’11 febbraio con il tema “Ecco tuo figlio… Ecco tua madre”. Parole queste, commenta Francesco, che dimostrano come la croce “non rappresenta una tragedia senza speranza, ma il luogo in cui Gesù mostra la sua gloria, e lascia le sue estreme volontà d’amore, che diventano regole costitutive della comunità cristiana e della vita di ogni discepolo”.
“Le parole di Gesù danno origine alla vocazione materna di Maria nei confronti di tutta l’umanità”, osserva il Papa: “Lei sarà in particolare la madre dei discepoli del suo Figlio e si prenderà cura di loro e del loro cammino. E noi sappiamo che la cura materna di un figlio o una figlia comprende sia gli aspetti materiali sia quelli spirituali della sua educazione”.
“Il dolore indicibile della croce trafigge l’anima di Maria, ma non la paralizza”, fa notare Francesco: “Al contrario, come Madre del Signore inizia per lei un nuovo cammino di donazione. Sulla croce Gesù si preoccupa della Chiesa e dell’umanità intera, e Maria è chiamata a condividere questa stessa preoccupazione. Gli Atti degli Apostoli, descrivendo la grande effusione dello Spirito Santo a Pentecoste, ci mostrano che Maria ha iniziato a svolgere il suo compito nella prima comunità della Chiesa. Un compito che non ha mai fine”.
Fonte Agensir
In tutte le chiese la Giornata Mondiale del Malato verrà ricordata con momenti di raccoglimento in cui il pensiero andrà a chi ogni giorno combatte con la sua malattia. Nella Diocesi di Alife-Caiazzo non mancherà uno spazio per la preghiera presso l’Ospedale Civile “Ave Gratia Plena” di Piedimonte Matese.