Home Arte e Cultura Piedimonte Matese. Fede, Cultura e ruolo dei laici nella Chiesa di oggi

Piedimonte Matese. Fede, Cultura e ruolo dei laici nella Chiesa di oggi

Martedi scorso nel Santuario di Ave Gratia Plena, un pubblico numeroso ed attento ha presenziato alla presentazione di “Tra autonomia e clericalismo” il volume scritto da Mons. Domenico La Cerra in collaborazione con il Prof. Sergio Tanzarella

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Si è respirato Cultura ad alto livello martedi scorso a Piedimonte Matese, nel corso della presentazione del volume Tra autonomia e clericalismo, il libro scritto da Mons. Domenico La Cerra e dal Prof. Sergio Tanzarella della Facoltà teologica di Napoli.

Presso il Santuario di Ave Gratia Plena sono stati numerosi i partecipanti, che hanno voluto approfittare dell’appuntamento per incontrare gli autori in prima persona ed interfacciarsi con ospiti illustri: in primis il Vescovo di Acerra Mons. Antonio Di Donna, il quale ha rivolto un pensiero grato a quanti si sono spesi, negli ultimi decenni, per il buon funzionamento degli Istituti di Scienze religiose, che segnarono una stagione felice della Chiesa e si rivelarono avamposti utilissimi per promuovere una fede ragionata: a questo proposito, Mons. Di Donna ha lanciato un monito, affermando “Se la fede non è pensata non è fede oppure è una fede folcloristica, devozionale, bambina, una fede che non è cresciuta”.

Incisivo anche l’intervento del Prof. Antonio Ianniello, che si è addentrato in una disamina delle potenzialità e delle problematiche che tali istituti hanno attraversato nell’ultimo trentennio, con uno sguardo mirato su quello di Alife-Caiazzo.

A completare la conferenza le testimonianze delle professoresse Biagina Contenti ed Emilia Conte, già alunne dell’istituto, non che degli autori e di Mons. Di Cerbo. Il vescovo Valentino, nel ringraziare quanti si sono adoperati per la pubblicazione del lavoro, tracciando un rapido spaccato del panorama ecclesiale negli anni del postconcilio, ha aggiunto “Questo libro è una risposta eccellente, ora però dobbiamo domandarci quale è la risposta che dobbiamo dare per far crescere la Fede e la Cultura nel nostro territorio. E’ una domanda che ci dobbiamo porre insieme e la via è quella che il Papa chiama della Sinodalità: dobbiamo fare gioco di squadra, altrimenti non andiamo da nessuna parte”. Infine, Mons. Di Cerbo ha espresso ancora una volta la sua considerazione per l’impegno dei laici nella vita di Alife-Caiazzo “Sto vedendo quanto positivo è stato quel gruppo di laici a lavoro nell’equipe diocesana per la catechesi ai genitori e per il catecumenato crismale, oppure ancora il Sinodo: è stata un’esperienza splendida dal punto di vista soprattutto dei laici ed io li ringrazio per averlo sentito”.

Video Fernando Occhibove

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