Si è svolto lo scorso 8 dicembre, a Piedimonte Matese, la benedizione del Gran Concerto Bandistico Città di Piedimonte Matese.
Al termine delle celebrazioni in onore dell’Immacolata Concezione – ed al riparo da una pioggia torrenziale – la rinnovata compagine musicale si è ritrovata all’interno del Santuario di Ave Gratia Plena per ricevere il saluto e la preghiera di Mons. Valentino Di Cerbo, Vescovo di Alife-Caiazzo e del Parroco della Comunità, Don Emilio Salvatore. L’occasione è stata molto particolare: il Concerto bandistico al completo, dapprima si è schierato dinanzi all’altare maggiore e poi, all’interno della Chiesa, in via del tutto eccezionale, ha eseguito alcune melodie sacre all’indirizzo del simulacro dell’Immacolata, deposto ai piedi dell’altare per il consueto bacio del piede.
In prima fila il M.° Leontino Iezzi, che da alcuni mesi ha assunto l’incarico di nuovo Direttore: Iezzi, abruzzese, è entusiasta di questo nuovo incarico nel territorio matesino e la sua carica positiva ha già contagiato i componenti del Concerto, accolti con grande cordialità dai numerosi presenti. “Ho visto molto calore da parte delle persone – afferma il Maestro – quest’attenzione da parte degli abitanti denota quanto il rinnovamento sia stato atteso ed avvertito da essi”.
Ma in cosa consisterà esattamente questo nuovo corso? Sicuramente non solo nell’uniforme, aggiornata e più sgargiante di prima: la stessa esibizione dell’8 dicembre lo ha fatto trasparire ed a tale proposito, il Maestro Iezzi rilancia “Il primo incontro, avvenuto due mesi fa con il presidente ed alcuni strumentisti ci ha permesso di avere subito delle idee ben chiare sul repertorio: pur essendo una realtà che nel 90% dei casi si esibisce durante eventi di piazza, questo gruppo partirò da un programma che riprende il filone storico-lirico, però non ci concentreremo solo su questo, riprenderemo la musica del passato e le arie d’opera, ma ci apriremo anche ad un repertorio originale e d’autore, anche attingendo da compositori contemporanei”.
Iezzi aggiunge “Vogliamo promuovere una nuova inculturazione musicale, anche attraverso l’esecuzione di colonne sonore cinematografiche, al fine di valorizzare le capacità interne ed arrivare ad affrontare perfino concerti pubblici in chiave solista”.
Il Maestro conclude “E’ una grandissima opportunità, per il pubblico ma anche per i giovani del posto: l’idea è quella di un discorso a lunga scadenza, da costruire pazientemente e raffinare, incrementando la mia stessa presenza sul territorio; una solida base del gruppo è ancorata qui ed io voglio lavorare sulle sue potenzialità, che sono già grandi”.