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Sopra il Santo Natale, di Vincenzo Monti

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SOPRA IL SANTO NATALE

Sei tu quel Dio che in suo furor cammina
Per mezzo ai sette candelabri ardenti?
Che manda un guardo, e l’ultima ruina
Paventano crollando i firmamenti?

Dove sono le frecce alla fucina
Del Ciel temprate, e i fulmini roventi?
Dove il tuon? dove il turbo? e la divina
Ira, che scende a sgomentar le genti?

Amor (risponde), Amor le punte acute
Mi spezzò degli strali, e dalle stelle
Dio di pace or mi tragge in sua virtute.

Ei dalla man le folgori mi svelle.
Amor non viene a dispensar salute
Con lo spirto di nembi e di procelle.

È vicino quel Dio che emana luce e il cui sguardo ammanta ogni cosa, perfino le stelle. Ma non è il Dio della forza, del fulmine, del tuono e dell’ira. No, Egli è il Dio dell’amore, che è capace di spezzare perfino le frecce; è il Dio di pace e di virtù

 

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