“Maria diede alla luce, Maria ci ha dato la Luce”. È il “cuore” della “notte santa”, nelle parole adoperate dal Papa nell’omelia della Messa della notte di Natale celebrata questa sera nella basilica di San Pietro, in cui Francesco è partito dal versetto del Vangelo di Luca: “Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia”. “Un racconto semplice per immergerci nell’avvenimento che cambia per sempre la nostra storia”, il commento: “Tutto, in quella notte, diventava fonte di speranza”. “Per decreto dell’imperatore, Maria e Giuseppe si videro obbligati a partire”, ha ricordato il Papa facendo un passo indietro nella storia dei genitori di Gesù, che “dovettero lasciare la loro gente, la loro casa, la loro terra e mettersi in cammino per essere censiti”. “Un tragitto per niente comodo né facile per una giovane coppia che stava per avere un bambino”, ha osservato Francesco: “Si trovavano costretti a lasciare la loro terra”. “Nel cuore erano pieni di speranza e di futuro a causa del bambino che stava per venire; i loro passi invece erano carichi delle incertezze e dei pericoli propri di chi deve lasciare la sua casa”, ha proseguito: “E poi si trovarono ad affrontare la cosa forse più difficile: arrivare a Betlemme e sperimentare che era una terra che non li aspettava, una terra dove per loro non c’era posto. E proprio lì, in quella realtà che era una sfida, Maria ci ha regalato l’Emmanuele”.
Fonte Agensir
Dall’omelia di Papa Francesco
“Nei passi di Giuseppe e Maria si nascondono i passi” di “intere famiglie obbligate a partire” per la “sopravvivenza”. Leggi qui…
Maria e Giuseppe “sono i primi ad abbracciare” colui che ci dà “il documento di cittadinanza”. Leggi qui…
“Farci carico della speranza e della tenerezza della nostra gente”. Leggi qui…