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Ancora furti in Alto Casertano. Una raccolta di firme per chiedere maggiore sicurezza

A seguito delle numerose segnalazioni di furti e rapine, il sindaco di Piedimonte Matese chiede al Maggiore Compagnia Carabinieri Piedimonte, Giovanni Falso, di intercedere col Comando Provinciale per ottenere l'intervento "presidi mobili dell'Esercito Italiano", soprattutto nelle zone più a rischio della città

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Non si ferma l’ondata di furti che sta interessando diversi comuni del territorio altocasertano e matesino. Alife, Piedimonte Matese, San Potito Sannitico le località che, ormai da più di un mese, sono state maggiormente prese di mira dai ladri.

Nonostante l’impegno da parte delle Forze dell’Ordine, Carabinieri e Guardia di Finanza, e i chiarimenti da parte del Maggiore della Compagnia Carabinieri Piedimonte Matese, rimane alto il livello di preoccupazione, che ha impedito e ancora sta impedendo ai cittadini di trascorrere queste festività natalizie con serenità, frenati a lasciare le proprie abitazioni.

I due appelli alle Autorità
Dopo l’ennesima segnalazione di furti e rapine, solo 4 nella giornata del 30 dicembre (e a seguire altre ancora), il sindaco di Piedimonte Matese,  Luigi Di Lorenzo, attraverso un comunicato stampa (immagine in basso) ha chiesto al Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto, al Questore di Caserta Antonio Borrelli, al Maggiore della Compagnia Carabinieri Piedimonte Matese Giovanni Falso e al Comando Provinciale Sud Esercito Italiano, la “convocazione di un tavolo prefettizio” con il coinvolgimento anche dei primi cittadini di San Potito e Gioia Sannitica.
Il sindaco Di Lorenzo ha assicurato  l’impegno costante dell’Amministrazione nell'”accelerare le procedure per l’ottimizzazione della videosorveglianza con l’installazione di altre telecamere”, al fine di intensificare il controllo del territorio cittadino. Poi la richiesta al Maggiore Falso “di intercedere presso il Comando Provinciale dell’Esercito Italiano” per ricevere “l’intervento di presidi mobili dell’Esercito Operazione Strade Sicure, almeno nei punti più a rischio della città “(zona San Pietro, via Vecchia per Alife, via Aldo Moro, Sepicciano). In tale prospettiva il Primo cittadino ha messo a disposizione la struttura dei Salesiani come base operativa da cui coordinare l’attività di sorveglianza.

Un’altra petizione è venuta dal basso: 1000 firme sono state raccolte in pochi giorni tra la popolazione per accompagnare una lettera, anche questa volta indirizzata al Prefetto di Caserta, al Ministero degli Interni, al Comando Generale dei Carabinieri, alla Presidenza della Regione Campania, alla Presidenza della Provincia di Caserta chiedendo sicurezza e “un tavolo di concertazione al fine di studiare, in tempi celeri, una opportuna soluzione al problema, per evitare che la situazione degeneri socialmente e affinché venga tutelata la proprietà privata dei singoli Cittadini”. (Leggi il testo completo). Tutti coloro intenzionati a firmare possono farlo creando da sé un nuovo elenco, inserendo nome e cognome in stampatello, accompagnati da numero di carta d’identità e firma. Il materiale può essere consegnato per il protocollo presso un Ente civile chiamando al seguente numero di cellulare 327 9545821.

Al momento solo il proposito e la speranza che questo disagio termini al più presto e che le soluzioni arrivino dagli organi competenti; restano il panico, e ancora furti, ancora incertezza: le incursioni dei malviventi, contemporaneamente in più abitazioni e in luoghi diversi rendono fragile l’azione di controllo del territorio da parte dei Carabinieri, e lasciano all’autonoma iniziativa dei cittadini il controllo delle aree periferiche maggiormente esposte al pericolo rispetto ai centri urbani.
Molteplici i rischi e i pericoli: colpi di arma da fuoco esplosi tanto da chi cerca di difendere la proprietà, tanto dai ladri in azioni di fuga o di difesa. Situazione che come descrivono i firmatari della petizione popolare reca “Il disagio, sia materiale che sociale, derivante da una situazione fuori controllo come la presente, ove bambini, adulti, anziani, e malati sono costretti a privarsi della propria libertà nel timore incessante di poter essere, da un momento all’altro, le prossime vittime”.

Nel frattempo, dal Comune di Piedimonte Matese, Di Lorenzo comunica che nel prossimo Consiglio comunale del 23 gennaio si avanzerà la proposta di rendere effettiva la collaborazione tra Associazione dei cittadini e Polizia comunale, così da assicurare alla popolazione una sicurezza maggiore.
Resta valido l’invito ad informare le Forze dell’Ordine di ogni movimento sospetto e denunciare chiamando il 112 o direttamente la Caserma di Piedimonte Matese al numero 0823 545400.

 

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