Se è vero che la TV è uno strumento per diffondere notizie, uno dei media più utilizzati nelle case degli italiani, allora è davvero importante riflettere su quanto accaduto ieri sera nel corso della trasmissione di Rete4 Dalla vostra parte, programma di approfondimento politico condotto da Maurizio Belpietro, che ieri sera ha trattato la spinosa questione dei ripetuti furti nei comuni matesini con una diretta da Piedimonte Matese a cui hanno partecipato cittadini e rappresentanti dell’amministrazione comunale.
La trasmissione Mediaset è seguita da moltissimi italiani, con uno share del 4,70% medio. I dati tecnici sembrano precludere ad un programma quasi impeccabile, ma c’è un principio che purtroppo non fa parte delle procedure televisive odierne e incombe senza ostacoli nella testa dei telespettatori. Il decoro. L’educazione.
Piedimonte Matese e i comuni di Alife, San Potito Sannitico, Gioia Sannitica sono stati vittima di decine di furti nelle ultime settimane; eventi che hanno scosso profondamente la vita dei cittadini e che hanno messo a dura prova le Forze dell’ordine locali, che svolgono giornalmente un immane sforzo per provare a tenere sotto controllo la sicurezza urbana.
La stessa sicurezza che i cittadini di Piedimonte e non solo non sentono più loro, poiché li costringe ad avere paura anche di uscire a fare la spesa nel tardo pomeriggio, dando forse ancora più adito all’azione di malviventi sadicamente intenzionati a violare la libertà e la sicurezza altrui.
Si parla di criminali che girano armati, di persone disposte non solo ad entrare nelle abitazioni per prender ciò che trovano, ma anche disposte a colpire con armi da fuoco. Queste parole sono state esposte allo studio di Belpietro, ieri sera, da dove sono intervenuti ospiti di tutto rispetto, come Alessandro Cecchi Paone (giornalista, ed ex noto conduttore TV), Roberto Poletti (giornalista e politico italiano) e Modu Ghei (mediatore culturale senegalese).
(Clicca qui per rivedere la trasmissione).
La richiesta della piazza in collegamento da Piedimonte Matese, guidata dal Sindaco Luigi Di Lorenzo, quasi rabbiosa, è stata elargita tramite uno striscione con su scritto Vogliamo l’esercito, a sottolineare la disperazione per tale situazione. Il dibattito si è acceso dai primi interventi del sindaco, il quale appellandosi al Decreto legge 125 del 2008, ha chiesto un supporto militare ai Carabinieri già presenti sul territorio, impotenti nei confronti della situazione, effettivamente previsto dal suddetto decreto.
Purtroppo però la Legge lo prevede solo in casi riguardanti realtà metropolitane e comunque tramite Forze Armate, preferibilmente Carabinieri. Come giustamente Cecchi Paone ha replicato, l’uso dell’Esercito e la presenza dei militari sul territorio è previsto solo in caso di terrorismo o di alta criminalità organizzata (guerra, mafia, camorra ecc.).
Lo show televisivo ha dunque fomentato polemiche sui recenti fatti e acuito preoccupazione; non sarebbe servito a risolvere il problema, ma il megafono televisivo avrebbe consentito di dare vita – di fronte al Paese – ad una riflessione comune (di fatti il collegamento parallelo con Milano). Invece soltanto un sovrapporsi di voci e possibili soluzioni oltre alla perplessità, in chi ha guardato la trasmissione, tentando di capirci meglio.
Piedimonte ha solo mostrato la grande paura davanti a tutta l’Italia. Null’altro è accaduto in tv. Ribadita la denuncia del Sindaco, quella di avere bisogno di maggiore tutela e sicurezza.
Ci saranno provvedimenti? Il problema cesserà di esistere? Quello che è certo è che mai una “urlante” trasmissione TV, che dilaga e sfocia nelle contestazioni alla Legge, o in pretestuose contestazioni, può essere un paracadute di sicurezza.