Una malattia accolta con forte apprensione dalla comunità, con la preoccupazione che fosse troppo piccolo per soffrire.
Vincenzo Negri, 5 anni, non ce l’ha fatta. La scoperta della leucemia, un breve tempo di ripresa e poi di nuovo il dramma del male ad insinuarsi nella sua vita, e in quella della sua famiglia.
Gli anni delle domande spontanee, dei perchè, delle risate, il tempo dell’innocenza e del primo contatto con il mondo, trattenuto e frenato dall’incertezza. Ma l’istinto della vita a prevalere: la necessità di giocare, di raccontare, di confrontarsi…
A prevalere su tutto la speranza alimentata dalla fede: la sua calorosa famiglia si è stretta intorno a lui, ha guardato avanti con coraggio e ancora guarda al futuro perchè anche nell’esperienza di quel figlio spento dalla sofferenza trova un senso profondo alla vita.
Vincenzo rimane bambino, anche davanti a Dio. A chi lo pensa in questi anni di malattia, piace immaginarlo ora, tra gli angeli, con il sorriso libero di chi non ha conosciuto il male – se non quello fisico -, di chi deve godere, ora più che mai, la gioia di essere in Paradiso.
La salma proveniente da Roma giungerà domani (17 gennaio) alle 10.00 presso la chiesa dell’Annunziata. Sarà il vescovo, Mons. Valentino Di Cerbo, alle 15.00 a celebrare il rito delle esequie.