L’associazione Cittadinanzattiva – Matese collabora con l’Asl di Caserta per la campagna di sensibilizzazione verso le patologie tumorali. L’iniziativa coinvolge diversi comuni del territorio altocasertano e matesino (Valle Agricola, Gallo, Letino, Ailano, Prata Sannita, Capriati al Volturno, Piedimonte Matese) e si richiama alla necessità di informare i cittadini circa l’importanza dei controlli oncologici e della prevenzione. Il Progetto tiene conto delle difficoltà di spostamento cui gli abitanti delle località altomatesine sono contrette a far fronte, causate dalle caratteristiche del territorio, dal clima e dalle condizioni meteorologiche ostili soprattutto nel periodo invernale, a cui si aggiunge la carenza dei mezzi di trasporto e dei collegamenti stradali. Per l’iniziativa fondamentali sono stati i contributi del Responsabile di essa e dei titolari delle farmacie dei comuni matesini, i quali hanno reso impeccabile l’organizzazione degli screening relativi ai tumori del colon retto, della mammella e dell’utero.
Dopo la significativa risposta ottenuta dai precedenti incontri, la campagna ripartirà il prossimo 30 gennaio, permettendo a chi abbia raggiunto l’età richiesta gli esami e i controlli del caso.
Le attività di prevenzione, già effettuate, hanno visto la presenza dei sindaci dei comuni coinvolti, attraverso degli incontri da svolgersi nelle Sale consiliari. Qui sono intervenuti cittadini, sindaco, farmacisti, Responsabile del Progetto dell’Asl e la Rete del TDM-Matese dell’A.T. di Cittadinanzattiva – Matese. Gli screening per i tumori del colon retto sono stati consegnati e successivamente raccolti nelle farmacie e ritirati settimanalmente dal corriere; per le mammografie Cittadinanzattiva – Matese con la collaborazione delle Farmaciste dei Comuni interessati ha raccolto le adesioni per un numero di 20 persone per volta. La coordinatrice di Cittadinanzattiva – Matese con un pulmino di 20 posti ha accompagnato presso il Centro Senologico dell’ASL di Caserta – P.O. di Marcianise le signore che hanno aderito all’iniziativa, praticando, in via preferenziale, la mammografia con un mammografo di terza generazione, con doppia lettura del (senologo e del radiologo) e, ove necessario, hanno praticato l’ecografia e la tomografia con tecnologia di ultima generazione (per un totale di 280 mammografie relative all’anno 2016). La stessa modalità è stata usata per i Pap-Test.
Va sottolineato che le donne che si sono sottoposte allo screening hanno espresso chiaro apprezzamento per l’intera organizzazione, e alcune di loro sono anche riuscite a risolvere il problema con il giusto tempismo, richiedendo il controllo da farsi dopo uno o due anni dal primo.