Si è spenta una delle stelle più luminose del firmamento intellettuale italiano: il professore Giuseppe Galasso è scomparso all’età di 88 anni. Attualmente docente di Storia moderna all’università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, il prof. Galasso è stato uno dei più appassionati studiosi del Novecento italiano e di storia del Mezzogiorno. Alla professione di storico ha unito diverse collaborazioni giornalistiche, con alcune delle principali testate italiane: Il Mattino di Napoli, L’Espresso, La Stampa, Il Corriere della Sera. Nel corso della sua vita il professore si è distinto anche per la sua fervida passione civile e politica che lo ha portato a rivestire la carica di deputato della Repubblica e sottosegretario, dall’83 all’87 (Governo Craxi), del Ministero dei Beni culturali e dall’88 al ’91 (Governo De Mita) per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno.
Il notevole contributo che Giuseppe Galasso ha dato al patrimonio culturale e umanistico del Belpaese si è sostanziato in una prolifica ricerca, che ha dato vita a numerose pubblicazioni di rilievo, inerenti alla Storia dell’Italia meridionale, al Risorgimento, oltre a svariati saggi sul pensiero di Benedetto Croce, di cui ha curato la riedizione delle opere per la casa editrice Adelphi.
Tra le opere redatte dal prof. Giuseppe Galasso si ricordano: Mezzogiorno medievale e moderno, Einaudi, Torino, 1965; Economia e società nella Calabria del ‘500, Università di Napoli, Napoli, 1967; Croce, Gramsci ed altri storici, Il Saggiatore, Milano, 1969; Dal Comune medievale all’Unità. Linee di storia meridionale, Laterza, Bari, 1969; Napoli spagnola dopo Masaniello. Politica Cultura Società, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 1972; Sansoni, Firenze, 1982; Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 2005; Potere e istituzioni in Italia. Dalla caduta dell’Impero romano ad oggi, Einaudi, Torino, 1974; Da Mazzini a Salvemini. Il pensiero democratico nell’Italia moderna, Le Monnier, Firenze, 1975; Il Mezzogiorno nella storia d’Italia. Lineamenti di storia meridionale e due momenti di storia regionale, Le Monnier, Firenze, 1977, e tante altre.
La morte del prof. Galasso lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale nazionale e in quello universitario, di cui ha rappresentato un pilastro, spendendosi fino all’ultimo suo giorno di vita, lasciando un’eredità preziosa per la conoscenza dei “fatti” che hanno segnato la storia dell’Italia e dell’affascinante Mezzogiorno.