Michele Martuscelli – Come “passerà” questo passaggio elettorale il comune di Piedimonte Matese, maggiore centro urbano, in tutte e tre le sue componenti ovvero di maggioranza (Uniti per Piedimonte) e due di minoranza (Noi di Piedimonte e SiAmo)?
Ha destato stupore e sconcerto la presenza di alcuni consiglieri di maggioranza all’inaugurazione – avvenuta domenica scorsa – della sezione territoriale di Forza Italia per l’avvio-presentazione di alcuni candidati (l’ex presidente del consiglio regionale bassoliniano Sandra Lonardo, il consigliere regionale in carica Massimo Grimaldi, il competitor di Gennaro Oliviero) sotto l’egida – ovviamente – del deputato uscente Carlo Sarro.
Tra il pubblico sono stati visti Mauro Martino di antica fede di centro destra (anche più recente con prese di posizione su FB), già candidato con l’avvocato D’Amore e attuale consigliere comunale di maggioranza con importanti deleghe e Liberato Paterno, assessore entrambi candidati con la lista “Uniti” guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo già consigliere di minoranza con “Progetto civico”, esperienza che lo portò alla rottura (in alcuni comizi fu durissimo contro Sarro durante la campagna elettorale per le comunali) con l’ex sindaco – deputato uscente che ha appoggiato la lista civica dell’avvocato Carlo Grillo con esponenti vicinissimi a Sarro.
Acqua passata. Chissà…
Come spiegare queste presenze? Altra partita – quella delle politiche – rispetto alle amministrative?
Esigenza di riposizionarsi, nello scenario politico-istituzionale in evoluzione, anche a seguito del “raffreddamento” dei rapporti con il consigliere regionale di fede deluchiana Alfonso Piscitelli (comizi anche con altri del centro sinistra)?
Un po’ di tutto questo.
C’è da considerare, tuttavia, che la lista Uniti per Piedimonte già nel programma si definiva “un’aggregazione di cittadini, dentro e fuori i partiti, di diversi orientamenti culturali e politici accomunati dall’idea di base che “insieme è meglio”.
Dichiarazione programmatica che lascia aperte diverse ipotesi di coesistenza. Il dato – forse più significativo da sottolineare – è lo strappo con Piscitelli (il Presidente del consiglio comunale Gianluigi Santillo, un passato di mastelliano – si è reso indipendente in provincia spezzando il filo con la lista almeno formalmente per la carica attribuita dal presidente Giorgio Magliocca, di Forza Italia e per l’occasione, coordinatore della campagna elettorale): domani si vedrà avendo il consigliere regionale convocato un raduno pubblico a Caserta.
La lista Noi di Piedimonte è quella di più marcata identificazione elettorale anche in questa campagna per le politiche : fortemente appoggiato da Oliviero anzi patrocinato e promossa dal consigliere regionale presidente della settima commissione consultiva la lista appoggia altrettanto fortemente il politico sessano candidato nel collegio uninominale tanto da ospitare il suo spazio elettorale in città nella sede dell’associazione-movimento inaugurata prima di Natale. Uniche eccezioni due ex candidati della lista: Dino Farina e Vincenzo Florio. E La lista civica SiAmo?
Lista composta da una ragguardevole quota di centro destra con eccezioni come l’ex assessore della giunta Cappello Iannotta, ha visto anche al fuori del livello consigliare, l’emergere dell’attivismo di Sara Petella (consigliere di opposizione) per Fratelli d’Italia e di Cristina Caso, già candidata non eletta nella lista, nominata da poco coordinatrice locale di Forza Italia al su debutto domenica scorsa durante l’inaugurazione della sede sovracomunale degli azzurri in viale della libertà.
Piedimonte Matese. Maggioranza e Minoranza, divisioni in vista delle Politiche 2018
Quanto inciderà sull'amministrazione locale la posizione di ciascun consigliere comunale?