Home Territorio Piedimonte Matese. Mercato coperto verso la chiusura? Urge restyling

Piedimonte Matese. Mercato coperto verso la chiusura? Urge restyling

Decadimento e incuria che si trascinano da anni: irresponsabile tenere aperto un luogo imbrattato di escrementi e umidità

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Sono sotto gli occhi di tutti, anche degli amministratori, le condizioni in cui versa il mercato coperto in Piazza Europa.
Da anni, punto di ritrovo di decine di ortolani locali (comunemente noti come “cannavinari”), ha visto ridurre la loro presenza a causa del ridimensionarsi di tale settore agricolo; rimane tuttavia luogo di memoria, ma soprattutto presidio di qualità per i cittadini del Matese che fiduciosi acquistano a buon mercato i locali prodotti della terra.
Una spinta che non viaggia di pari passo con le prospettive di un luogo soggetto a precarie condizioni igienico sanitarie e alla necessaria manutenzione che la struttura oggi più che mai richiederebbe. I segni dell’incuria e dell’abbandono, non sono di oggi ma la conseguenza di un decadimento di vecchia data.
Viene meno un altro luogo simbolo del piccolo commercio locale?
La politica delle larghe prospettive impegnata in progetti (mai seriamente concretizzati) di rilancio economico del Matese, forse non ha tenuto conto del futuro commerciale di questo luogo che in verità si muove dal basso, dalle braccia di numerosi imprenditori agricoli locali ancora a caccia di una vetrina.
Il mercato coperto di Piedimonte Matese non poteva essere l’occasione buona? Il passare del tempo prima o poi chiede il conto e in questo caso lo fa a danno di una sana e lodevole risorsa locale che forse vedrà sparire un utile presidio commerciale.

All’indomani dell’insediamento dell’Amministrazione targata Di Lorenzo non sono mancati segnali di attenzione e rivoluzione rispetto all’impiego dello stabile; ma il lavoro dell’Ufficio tecnico e dell’Ufficio preposto al patrimonio ha richiesto impegni oltre le necessità del mercato coperto.

Non è mancato negli ultimi 4 mesi un progetto di rilancio dell’edificio per una sua nuova destinazione d’uso: pur lavorato negli uffici preposti la documentazione non ha avuto la firma del nuovo responsabile dell’Ufficio tecnico Angelo Meoli, insediato a pochi giorni dalla scadenza dell’ammissione al bando di tale recupero (avvenuta in queste ore).
Progetto, quindi, realizzato e messo da parte.
Unico motivo comprensibile è la legittima volontà del nuovo incaricato ai Lavori pubblici di non assumere alcuna responsabilità per un lavoro progettato e predisposto da altri, e non avere avuto il tempo di conoscerne i dettagli.
Ad oggi però infiltrazioni d’acqua, escrementi di volatili e bagni inagibili impongono una presa di coscienza rispetto ad un ambiente destinato al commercio di alimenti e anche la sollecitazione “diamoci una mossa!”.
Diverse le segnalazioni fatte al Comune e ai Vigili urbani e pervenute all’Asl locale: dopo oltre un mese dalle ultime e insistenti pressioni, la notizia è che nei prossimi giorni il comandante dei Vigili urbani Gianni Labriola e il responsabile del Dipartimento di prevenzione Gennaro Borruso effettueranno un sopralluogo con un esito quasi certo: la chiusura del mercato in attesa di un suo eventuale ripristino.

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