Michele Martuscelli – Un consiglio comunale, quello di ieri, “double face”, a doppia faccia, iniziato con toni misurati e terminato con un nervosismo fuori le righe istituzionali, convocato su un ordine del giorno poi integrato con interpellanze della minoranza “SIAmo”.
Assenti per motivi di lavoro il consigliere di minoranza, Mimmo Santopadre ed il consigliere di maggioranza, Mauro Martino.
Avvio della seduta in ritardo per una protesta dei lavoratori dell’impresa Termotetti, affidataria del servizio di raccolta rifiuti.
La prima parte della seduta è stata impegnata dalla discussione di quattro argomenti di carattere contabile-finanziario.
In primis, la ratifica consiliare di una delibera di giunta per fronteggiare le spese necessarie alle elezioni (fondi anticipati che saranno rimborsati dal Governo). Confermata l’aliquota Irpef (0,8%) al massimo da anni in una breve illustrazione dell’assessore al bilancio, Marilina Bisceglia, misura necessaria ancora per “sufficienti programmi di spesa” nell’ambito della programmazione finanziaria messa in campo. Qui si è aperto il dibattito con l’intervento di Coltilde Riccitelli, consigliere di minoranza (“SiAmo”). Una riflessione in cui ha richiamato, con realismo, la situazione di crisi generale in cui sono state confermate le “aliquote consistenti prese in altre epoche” ma ha ricordato gli impegni programmatici esposti in campagna elettorale dalle liste ed in particolare da “Uniti Per Piedimonte” lista di maggioranza, confermati nelle linee di mandato per una riduzione, un “ritocco al ribasso” del peso fiscale.
Il gruppo “SiAmo” – in tal senso – ha manifestato collaborazione per iniziative utili a nuovi gettiti e quindi entrate esprimendo, però, rammarico per la mancata riduzione in questo momento. Il sindaco, Luigi Di Lorenzo, si è dichiaro aperto a forme di collaborazione ma ha evidenziato ancora una volta la maggiore criticità (più che decennale a dire il vero) quella relativa alle enormi difficoltà di riscossione delle entrate, indicando alcune percentuali di pagamento in riferimento a Ruolo idrico (1/3 degli utenti contribuenti cittadini) e Tari: ”dati drammatici, anche se stiamo rimodulando il tutto “ha sentenziato il Sindaco ribadendo l’impegno a diminuire la pressione fiscale citando l’esempio della Tari (“lo sarà per fasce ridotte”).
“Stiamo studiando come responsabilizzare i cittadini e confidiamo su vostre proposte ad esempio con emendamenti”.
In sede di votazione i gruppi di opposizione hanno votato contro la conferma dell’addizione Irpef.
Stesso canovaccio argomentativo ed esito di voti tra maggioranza e minoranze su aliquote Imu e Tasi (su questo punto la Riccitelli ha ricordato l’impegno a sospendere il pagamento della tassa per nuove attività).
Il registro emotivo del consiglio è cambiato quando si è passati alle tre interpellanze. (il video integrale è sul sito facebook ufficiale dell’Amministrazione comunale). E qui la prima questione.
Il presidente Gianlugi Santillo, dopo aver citato le interpellanze presentate dal gruppo “Siamo” e le norme regolamentari relative è stato richiamato dal sindaco Di Lorenzo ad applicarle con l’intervento del solo firmatario (il capogruppo Grillo). Già prima si era alzata per intervenire Sara Petella, componente del gruppo di opposizione. Un atteggiamento che viene qualificato come “eccesso di formalismo ma ci adeguiamo” da parte dello stesso Grillo (già nelle scorse settimane vi erano stati attriti su questioni applicative del regolamento).
La prima richiesta di informazioni ha riguardato il cosiddetto Foia, lo strumento introdotto a livello nazionale per garantire trasparenza in ogni ramo della pubblica amministrazione. A chiedere dei ritardi e a che punto è lo stato di applicazione della normativa in riferimento al comune è stato Grillo specie sui tempi. “E’ già applicata nei vari uffici e stiamo provvedendo a modificare il regolamento di accesso ma attendiamo il parere dell’Agid per le linee guida e per il supporto ai cittadini” ha replicato il capogruppo di Uniti, Devid Raucci. Anche qui tira e molla tra Presidente e Sindaco circa la conduzione tecnica.
Funzionamento ritardato impianto riscaldamento “Ventriglia”.
Il consigliere Grillo ha chiesto conto al sindaco dei tempi così dilatati per il funzionamento dell’impianto di riscaldamento del plesso Ventriglia, circostanza che portò alla chiusura per tre giorni della scuola (“l’impegno di spesa è solo di fine novembre”) e -quindi – perché non sono stati fatti i controlli in tempo oltre ad altre omissioni di dettaglio come il generatore e gli allacci e non solo mancanza chiavetta (il dispositivo per l’accensione dell’impianto, ndr) ha obiettato Grillo. ”Ci siamo attivati subito dopo l’insediamento sul piano burocratico – ha detto in merito Raucci – ed essendo una struttura consegnata da poco dopo i lavori di rifacimento ci siamo attenuti semplicemente all’atto di collaudo generale del funzionamento degli impianti: quando si è presentato il problema, ci siamo resi conto che la ditta lavori non aveva provveduto al posizionamento della cosiddetta chiavetta che purtroppo non ci è stata fornita e non so per quale motivo per cui c’è stata la necessità di nuovo acquisto con tempi allungati. Non soddisfatta la minoranza della risposta : “la chiavetta è stata solo un ‘invenzione per giustificare i ritardi” ha dichiara Grillo.
I toni si sono riscaldati ancora di più quando è stata tratta l’interpellanza relativa alla pubblicazione su facebook di foto circa la presenza di un bollino con lo stemma della città posizionato sul cruscotto di un’autovettura di un assessore in base all’interpellanza, in uno stallo di sosta a pagamento per cui sono stato chiesti chiarimenti al sindaco.
A relazionare ancora una volta Grillo che ha definito “grave il fatto: per fatti simili ci sono dimissioni”, chiedendo un “atto di umiltà alla maggioranza che si era impegnata a rimodulare parcheggi come promesso in campagna elettorale” . In sede di replica è intervenuto il sindaco Di Lorenzo che, con forza, ha chiesto una sorta di pregiudiziale sull’intervento del capogruppo anche ai fini di azioni legali alla segretaria comunale: “è un’accusa ad un assessore circa l’uso del tagliando, è un insinuazione. Questo è estremamente grave”. Un momento di tensione dialettica tra il sindaco e la segretaria circa l’interpretazione da dare all’intervento di Grillo. Poi al termine del suo intervento Di Lorenzo ha specifica che “il bollino con lo stemma non autorizza alcuna esenzione di pagamento, anzi sia io che il vicesindaco siamo stati multati e abbiamo pagato”. Il contrassegno – ha aggiunto il capogruppo Devid Raucci, è stato usato per finalità istituzionali al di fuori dei confini comunali come in Regione o altri enti”. Grillo si è dichiarato soddisfatto della spiegazione. Prima della formale chiusura il sindaco è uscito dall’aula ma è rientrato insieme all’assessore Loreta di Marco quando il presidente Santillo, chiusa la seduta (“quanta animosità per un bollino e nessuno ha parlato su argomenti importanti come Imu e Tasi”) ha reso noto la volontà della segretaria, Lia Di Caprio, di volere dare un saluto di commiato: “lascierò a breve l’incarico breve ma intenso e positivo e vi auguro di proseguire l’attività per il bene della città sotto forme diverse” ringraziando gli amministratori e i dipendenti (“concordemente io e il sindaco abbiamo deciso la cessazione anticipata del servizio”).
”Ringrazio per l’aiuto in questi mesi a noi inesperti. Con estremo rammarico si prende atto della cosa e la ringrazio per tutto quello che ci ha dato”.