Con i riti della Settimana santa ed in particolare durante con le celebrazioni del triduo pasquale, anche nelle nostre chiese parrocchiali torna la pia tradizione di allestire l’Altare della Reposizione, il luogo dove la sera del Giovedi santo, al termine della Celebrazione In Coena Domini, viene riposta l’Eucaristia per l’Adorazione dei fedeli, fino all’Azione liturgica del giorno successivo, il Venerdi santo.
L’origine
Questa tradizione nacque in concomitanza con lo sviluppo del culto eucaristico intorno al ‘200, quando prese piede l’usanza di conservare il Sacramento in luogo appartato, in funzione della celebrazione del Venerdi santo, durante la quale non vengono consacrate le particole: i fedeli si affezionarono all’usanza, al punto di considerarla erroneamente una rappresentazione del sepolcro di Cristo, che nel corso dei secoli fu arricchita con apparati solenni e pomposi, fino al Concilio Vaticano II, che propose uno stile più essenziale per tali allestimenti; permane intatta invece la forte collaborazione tra clero e laici per la realizzazione di questi altari, oltre che l’uso di ceri e fiori, lampade e germogli di grano fatti fiorire per l’occasione, a simboleggiare la rinascita a vita nuova, che la Risurrezione di Cristo comporta per ciascuno di noi.
In allegato le foto degli Altari della Reposizione che ci sono giunti dalle parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo. Per ciascuna è indicato il luogo.