Ulivo e olio sotto i riflettori e sotto una nuova veste: nasce così – ormai alla sua quarta edizione – il Buonolio Salus Festival in programma a Piedimonte Matese il 28 e 29 aprile nello scenario del chiostro domenicano del XIV secolo, anche sede del Museo civico Raffaele Marrocco.
Oltre i confini, l’olio è il titolo dell’evento di quest’anno che mette insieme arte, cultura, scienza, gastronomia derivanti dall’olio, grasso per eccellenza di proprietà e qualità uniche, anche rare; prodotto d’eccellenza anche nel territorio matesino per la presenza di ulivi anche rari e dove la Tonda del Matese si impone per un olio fresco che all’olfatto mostra note aromatiche e floreali (leggi in fondo all’articolo allegato).
Un festival sull’olio, in pochi ci avrebbero scommesso, eppure dalla volontà della giovane locale Associazione Culturale Buonolio e del suo presidente Vincenzo Nisio, oggi è possibile raccontare anche di questo prodotto che insieme a tanti altri della gastronomia locale rappresenta un valore aggiunto e un potenziale per il quale urge consapevolezza e maggiore sensibilità.
Il Festival ospiterà una serie di attività didattiche e percorsi di avvicinamento all’olio per quanti vorranno scoprire le peculiarità e le caratteristiche dell’autentico extravergine. Tra le attività in programma: tavole rotonde, dialoghi, letture, spettacoli, mostre, rappresentazioni e incontri con i più piccoli per raccontare la grande storia dell’ulivo, ma soprattutto il premio al miglio olio extravergine tra quelli iscritti alla competizione di quest’anno, alle aziende e ai loro raprpesentanti che contribuiscono alla cultura e alla tutela del pregiato frutto dell’oliva.
“Buonolio Salus Festival – dalle parole del presidente Nisio – vuole essere una proposta inusuale, un modo diverso di approcciarsi al mondo dei grassi, un’apertura alla conoscenza, al dibattito, alla formazione e all’informazione corretta. L’olio d’ulivo è il Re dei grassi, lo è sempre stato, ma non basta. Va raccontato attraverso uno stile nuovo, anche irregolare, va valorizzato attraverso la cultura, l’arte e la storia, attraverso il passato e attraverso chi ci ha preceduto che forse, meglio di noi si è approcciato al mondo. Perciò la nostra manifestazione si apre – ha aggiunto – anche all’arte e a momenti culturali in senso stretto, senza alcuna preclusione e pregiudizio: l’olio è rappresentante di un patrimonio non solo gastronomico ma anche identitario, di tradizione, di civiltà e sacralità. Albero estremamente longevo, l’ulivo accompagna la civiltà umana da sempre e non si può prescindere dal confronto e dal dialogo con autori, poeti, libri e con mostre d’arte per raccontarne e capirne l’importanza e la grandezza”.
A testimoniare il valore “oltre” della cultura dell’olio, quest’anno l’evento ospiterà la sezione “Buonolio d’Autore” dedicata ad artisti internazionali e ad opere di grande valore dedicate alla Terra.
Poi spazio alla cucina, nel dettaglio all’uso dell’extravergine di qualità nei ristoranti. Approfondimento anche sulle tecniche di coltivazione, alla produzione e alla qualità chimica e sensoriale del prodotto. Argomenti che saranno discussi con ospiti d’eccezione e grandi personalità del mondo dell’olio; al tutto si aggiungerà una panoramica sulle innovazioni tecnologiche, i progetti e le novità presentate in esclusiva ai partecipanti al festival.
La presenza di di assaggiatori professionisti guiderà i partecipanti al Festival anche in un percorso sensoriale per comprendere e apprendere la particolarità e pregevolezza degli olii presenti al Festival.
Sabato 28 aprile, in chiusura, serata di grande spettacolo musicale: Luca Rossi, autore e interprete casertano per il teatro e la musica, considerato tra i più rappresentativi esponenti della tammorra nel mondo, si esibirà nella bellissima cornice del Museo Civico Raffaele Marrocco.