È morto ad Asiago nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 maggio il regista Ermanno Olmi, che avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 24 luglio. Era stato ricoverato pochi giorni prima per un malore, ma da anni conduceva una battaglia con un male logorante, lotta che aveva anche condiviso pubblicamente in più di un’occasione.
Le ultime uscite risalgono alla presentazione del suo film “Vedete, sono uno di voi” del 2017, dedicato alla figura del card. Carlo Maria Martini; un film come aveva sottolineato la figlia Elisabetta, che rappresentava per lui anche qualcosa di più: “Ermanno, papà, ci teneva molto al documentario, a realizzarlo e ad accompagnarlo nella sua presentazione a Milano. Aspetto cui teneva particolarmente, poi, era dare la sua voce al film, impersonare il card. Martini. Per papà, per Olmi (anche se non lo ha detto esplicitamente) il documentario è un po’ come un testamento artistico”.
Lunga la carriera del regista e sceneggiatore, profondamente influenzato dalla cultura cattolica che ha attraversato tutta la sua attività. L’esordio cinematografico risale sulla soglia degli anni Sessanta, nel 1959, con “Il tempo si è fermato”, ma le prime opere veramente importanti sono “Il posto” (1961), “I fidanzati” (1963) nonché il film su Giovanni XXIII “E venne un uomo” (1965). Il successo internazionale arriva con “L’albero degli zoccoli” (1978), premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes, mentre la Mostra del Cinema di Venezia lo proclama vincitore, assegnandogli il Leone d’oro nel 1989, per “La leggenda del santo bevitore”. E a Venezia tornerà poi nel 2008 per ricevere il Leone d’oro alla carriera così nel 2011 per presentare fuori Concorso “Villaggio di cartone”. Per la televisione, Olmi ha diretto nel 1994 “Genesi. La creazione e il diluvio”, appartenente al ciclo della Bibbia in Tv della Rai con Lux Vide.
Fonte Agensir