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Studenti del Galilei a Cinisi ritirano il Premio “Peppino Impastato”

Ieri, 9 maggio, due alunne del Galilei, accompagnate dalle loro insegnanti, hanno ritirato il Premio intitolato al giornalista, 40 anni dopo la sua morte

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Quella di ieri, 9 maggio, è stata una giornata speciale per i ragazzi del Liceo “Galileo Galilei” di Piedimonte Matese, giornata a cui è legato il ricordo del giornalista Peppino Impastato (9 maggio 1978), morto solo per amore della verità.
Ebbene, ieri 15 alunni dell’Istituto piedimontese, si sono recati a Cinisi – provincia di Palermo – e qui sono state scelte due ragazze, le quali, accompagnate dalle insegnanti Maria Concetta D’Ambrosa e Anna Rita Capone, hanno ritirato il premio relativo al “Concorso per il 40° anniversario della morte di Peppino Impastato”. Ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento sono state le classi IIIAC e IVAC, valutato come “Miglior elaborato letterario: story telling” partecipando con “La storia di Antonio. Un’infanzia avvelenata”. Su 105 scuole inizialmente iscritte e 65 lavori pervenuti, il lavoro letterario degli studenti matesini è tra gli 11 premiati con la seguente motivazione: “per aver realizzato un testo di particolare valore ed interesse sul tema della negazione di un diritto fondamentale: la salute.”

Nella mattinata di ieri, al Casolare, luogo simbolo dei sogni che non muoiono, dove fu picchiato a morte Peppino Impastato, si sono ritrovati i compagni di un tempo, il fratello Giovanni, la nipote, Umberto Santini, che si è sempre battuto per la verità e gli alunni di varie scuole d’Italia, lì convenute per ricordare un eroe della legalità e della libertà di pensiero. Alle 16.00 il Corteo della memoria è partito da Radio Aut, dove veniva trasmesso il programma quotidiano Onda pazza, in cui Impastato “picchiava duro” su Tano Seduto (Tanto Badalamenti) e su Mafiopoli (Cinisi), fino a Casa della Memoria. Qui, studenti in fila hanno visitato quelle stanze affollate di foto, articoli, oggetti di un passato che non è morto ma vive nei cuori di chi continua ad onorare la sua memoria. Al termine del corteo c’è stato un collegamento con la famiglia Regeni per chiedere giustizia a nome di un ragazzo che, come Impastato, si è sacrificato per il suo desiderio di dire la verità.

Le due alunne, rappresentanti del Liceo, sono state premiate da un amico di Peppino, il quale ha espresso parole di ringraziamento ai tanti adolescenti che, attraverso i loro contributi, sono stati in grado di tramandare il ricordo della persona che Peppino era, raccogliendone il messaggio e l’eredità.

 

 

 

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