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Piedimonte Matese. Si riaccende la battaglia sui conti comunali

Il Gruppo consiliare "SiAmo" denuncia il ritardo della Maggioranza nell'approvazione del rendiconto finanziario del 2017

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comune-di-piedimonte-mateseMichele Martuscelli – Si riaccende, a Piedimonte Matese, la battaglia sui conti comunali. Dopo il voto contrario sul previsionale, il Gruppo consiliare di Minoranza di “SiAmo”, di cui è capogruppo Carlo Grillo, critica il ritardo della Maggioranza in ordine all’approvazione in Consiglio del rendiconto finanziario 2017. Anzi rende noto che: “La Giunta comunale ha ignorato le indicazioni prefettizie e costretto il Prefetto a diffidare il Consiglio Comunale”.

“Il 13 aprile 2018 – dice  la nota stampa del Gruppo di Opposizione (ne fanno parte anche  Sara Petella e Clotilde Riccitelli) – il Prefetto di Caserta inviava una nota all’Amministrazione con la quale invitava gli enti locali ad approvare il rendiconto di gestione entro il 30 aprile 2018, termine fissato per legge. Ignorando le indicazioni prefettizie, la Giunta comunale (assenti Di Lorenzo e Di Marco), soltanto il 30 aprile 2018, ossia al giorno della scadenza, si è ricordata di approvare lo schema del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2017. Un ritardo ingiustificabile e certamente evitabile, che ha costretto il Prefetto a diffidare il Consiglio (non ancora convocato), ad approvare lo schema di rendiconto approvato dalla Giunta entro 20 giorni, pena l’adozione di provvedimenti sostitutivi e lo scioglimento del Consiglio Comunale. L’ennesima pessima figura che avrebbe potuto essere evitata con la dovuta programmazione”, si sottolinea nel comunicato.

In attesa che venga fissata la seduta del Consiglio, i rappresentanti del Gruppo hanno bocciato la programmazione previsionale (2018-2020) predisposta dalla Maggioranza, targata Di Lorenzo, con critiche in merito alla credibilità – in termini di certezza – degli incassi relativi a Ici e Tarsu (500.000 euro) e a quelli delle alienazioni del patrimonio immobiliare. Altri rilievi hanno riguardato la problematica del rientro del disavanzo da ripianare almeno in riferimento all’annualità in corso ed all’entità dell’anticipazione di tesoreria, per far fronte a crisi di liquidità da incassi delle entrate. I consiglieri di “SiAmo” non hanno presentato emendamenti al documento previsionale, nonostante la richiesta di collaborazione avanzata nei mesi scorsi.

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