Michele Martuscelli – “Sono ancora qua”, così Salvatore Cirioli, candidato a sindaco per la città di Alife, quasi parafrasando una famosa canzone di Vasco Rossi, ricevendo i primi applausi del pubblico – molto numeroso – presente nell’area nei pressi di Porta Napoli. “La squadra l’ho fatta come si deve: 10 persone, non ricattabili, ma buone senza riempitivi”. Le prime parole del comizio di apertura del medico, ex sindaco, Salvatore Cirioli, hanno voluto sottolineare il senso di un cammino che intende riprendere un percorso interrottosi con la fine anticipata della sua sindacatura, dopo quasi un anno dal trionfo del 2016, causata dalla deflagrazione dell’allora Maggioranza e le dimissioni di più di metà dei consiglieri in carica. Quasi a dire “ci rimane da portare avanti il progetto rimasto a metà dopo la portata dell’atto/spartiacque, pur realizzato e rivendicato con estrema forza con furiose polemiche che hanno tenuto banco e, molto probabilmente, lo faranno anche in questa campagna elettorale”. Annuncia novità, che saranno diffuse sul piano contabile finanziario. Sintetizza i passi fatti dalla magistratura, come il sequestro di un’ingente documentazione di atti contabili (dal 2009 a oggi) e alcune sentenze già prese (“le pubblicheremo”), ma intanto ha ribadito le ragioni che hanno portato al dissesto “votato all’unanimità nonostante la fuga di altri consiglieri e mai oggetto di ricorso ed impugnata ”.
“Abbiamo fermato un’illegalità diffusa di bilanci, falsi taroccati”, rivelando che era stata presa in considerazione anche l’ipotesi del bilancio riequilibrato, meno gravoso sui cittadini, “ma non era risolutiva ed efficace”, ha scandito, precisando di aver comunicato ai vari livelli (cittadinanza, consiglieri allora in carica, la scelta di andare avanti con il dissesto): “adesso la volontà è di andare avanti e non indietro”, criticando aspramente chi – di lista o davanti ai bar – dice o ha messo in programma la scelta di uscire dal dissesto (riferimento a Rinascita Alifana ndr).
“Noi dobbiamo continuare l’opera di risanare il paese”, ha dichiarato Cirioli preceduto da un intervento in gran parte tecnico di Gianfranco Di Caprio e Debora Zazzarino, trai protagonisti della scelta di portare i libri contabili comunali in tribunale assieme a Daniela Pece e Luca Sasso non candidato in questa tornata elettorale di rinnovo del consiglio comunale. Il candidato di “Uniti per Alife” ha indicato alcune azioni fatte, come il cambio dei dirigenti apicali, o da fare come la ristrutturazione degli uffici e della pianta organica in affanno (serve un serrato confronto a Roma con la commissione finanza locale incaricata per legge di gestire i casi di dissesto mostrando ottimismo). Tra le questioni segnate merita di essere segnalato quanto dichiarato da Cirioli in merito al nuovo Museo dopo annidi aspettative, vicenda che è stata al centro di un processo penale in corso. Il progetto – ha detto l’ex sindaco è stato definanziato dalla regione per cui occorre attivarsi altrimenti si rischia di restituire 3 milioni di euro”.
“In passato spesso si è passato sempre con il rosso”, ha concluso Cirioli, usando la metafora per riferirsi in particolare alle criticità finanziarie e lanciare quella che ha definito “una sfida referendaria”: ”il 10 giugno sarà un referendum tra legalità, malapolitica e malaffare”, richiamando i valori della trasparenza della legalità e dell’onestà e specificandone i contenuti concreti e operativi.
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Alife. “Portare avanti il percorso interrotto”, così Salvatore Cirioli ai cittadini
Sabato scorso (19 maggio) il dott. Salvatore Cirioli si è confrontato con i cittadini alifani, presentando i candidati della lista da lui rappresentata, "Uniti per Alife"