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Alife, verso la chiusura del mese mariano. Domenica la processione in paese

Domenica 27 Magio la processione che accompagnerà la statua della Madonna del Latte lungo le strade di Alife. La Peregrinatio Mariae termina insieme ai bambini della Prima Comunione

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Il mese di Maggio volge al termine e la comunità parrocchiale di Alife ha vissuto il mese mariano nel pieno della sua spiritualità. La Peregrinatio Mariae, ovvero la visita della statua della Madonna del Latte presso le case degli alifani, evento portante di tutto il periodo, ha ricevuto un’accoglienza calorosa. Quella specifica raffigurazione della Vergine, ospitata da 10 famiglie di parrocchiani, trasmette grande senso di maternità e dolcezza, da qui il nome di Madonna del Latte, per tanto tempo rimasta nell’anonimato in una delle cappelle laterali della Cattedrale di Alife seppur la devozione per questa immagine fosse molto sentita tra i cittadini soprattutto nei decenni passati.

Domenica 27 Maggio, dalle ore 20.00, ci sarà la processione conclusiva del mese mariano, dopo la messa in programma alle ore 19.00 in Cattedrale, con la partecipazione dei bambini che hanno ricevuto la Prima Comunione. Come epilogo, dunque, delle due settimane che hanno accompagnato la statua della Madonna del Latte nelle case alifane, la Vergine passerà per le strade della Città.

Storia e arte della Madonna del Latte
Statua lignea policroma del 1500 con tratti che richiamano posture più antiche. La Vergine si presenta con un manto classico in argento meccato in tutta la interezza ornato con incisioni floreali. Il volto, alquanto insolito, nella sua austerità, richiama le madonne tardomedievali.
I capelli sono rannodati dietro la nuca e si discostano dalle impostazioni rinascimentali e barocche.
L’incarnato del volto presenta oltre un fondo eburneo, il voler mettere in evidenza le gote che appaiono chiaramente più rosee.
La mano destra stringe uno dei seni ad indicare le grazie che Maria effonde attraverso il suo latte materno.
Il Bambino originario, fu trafugato negli anni successivi al terremoto del 1980 ed è stato sostituito provvisoriamente da un altro in attesa della realizzazione di uno confacente a questa iconografia.
La Vergine presenta il grembo leggermente arcuato, segno della sua maternità e della sua pienezza di grazia.
Alla base della statua 3 teste di cherubini ornano l’intero manufatto donandovi un aspetto ieratico e solenne, richiamando Maria quale regina assisa sul trono degli angeli.
La comunità alifana ha avuto nei riguardi di questa statua sempre molta venerazione; in particolare ad essa si rivolgevano le donne partorienti per essere assistite e protette nel periodo della gestazione.
Anticamente era collocata in un’edicola nell’abside di sinistra della Cattedrale ed era venerata con il titolo di “Madonna del latte”.
In questi ultimi decenni, la scultura ha avuto un forte attacco xilofago che potrebbe comprometterne la staticità; inoltre puliture abrasive mal fatte decenni addietro hanno asportato lo strato pittorico originario nella parte anteriore corrispondente al ventre della Vergine. Un buon intervento di restauro potrebbe riportare la scultura alla sua originaria bellezza.
La Madonna era ornata da una corona d’argento sbalzato in lamina (sec. XVIII-XIX) anch’essa trafugata nel periodo pot-terremoto.

 

 

 

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