Non tutte le persone desiderano raccontare il proprio bagaglio di vita e di esperienze. Ron fa eccezione: per quanto sia un Artista affermato da anni ed abbia contribuito a scrivere la storia della Canzone italiana con brani del calibro di Non abbiam bisogno di parole e Vorrei incontrarti tra cent’anni, l’impressione che ha dato fin dal suo arrivo a Piedimonte Matese è quella di essere Artista vero perché è rimasto umile, al punto tale da portare in tour le canzoni di un altro Artista, celebrandone il nome, ma soprattutto il grande rapporto di amicizia condiviso con esso.
E insieme all’umiltà anche la semplicità. Infatti, durante la sua trasferta matesina, Ron si è mostrato semplicemente sè stesso, persona affabile e vera e non personaggio artefatto. Pochi minuti prima di presentare, sul palco di piazza Roma, il Tour Lucio! (a conclusione della Festa tradizionale dell’Immacolata), il cantautore lombardo non si è risparmiato, anzi, dopo aver effettuato il sound check di rito, si è concesso volentieri ai numerosi fan che, già dal pomeriggio si erano ritrovati a ridosso del palco per incontrarlo: un sorriso, una parola, un selfie scambiato praticamente con tutti, con grande naturalezza e senza affrettare i tempi. E con lo stesso stato d’animo ha accolto e concesso l’intervista di Clarus.
Come per il Tour, Ron ha raccontato a cuore aperto del rapporto amicale e professionale con Dalla, sottolineando a più riprese quanto sia emozionante riproporne i brani più rappresentativi e quanto sia bello celebrarne il nome, portandolo in giro per l’Italia. Pochi minuti, in un botta e risposta sereno e cordiale.