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Alife. Alessandro Zazzarino torna a vivere nell’Associazione che porta il suo nome. Il 30 maggio la presentazione

Prima la messa in Cattedrale, poi la presentazione dell'Associazione presso il Centro commerciale Elefantino: sostenere la ricerca scientifica per frenare il dolore di numerose famiglie e ridare vita a chi rischia ogni giorno di non farcela

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Morte e vita in un unico nome: Alessandro Zazzarino, il giovane alifano scomparso il 30 marzo 2016 a soli 20 anni a causa di un raro tumore neuroendocrino, una malattia che da allora abbiamo imparato a conoscere per volontà della famiglia che ha intrapreso una coraggiosa battaglia a favore della ricerca scientifica.
Morte e vita perchè Alessandro torna a “movimentare”, come nella sua indole, la vita di molti.

Eventi, incontri, ricordi: diverse le occasioni realizzate in città per ricordare Alessandro, ma soprattutto stimolare gli alifani a saperne di più e a sostenere con piccole donazioni lo studio delle più rare malattie che necessitano di canali specifici di ricerca e finanziamenti, per evitare che il loro studio rimanga indietro rispetto a quello di patologie più note.
Una battaglia nella battaglia, quella intrapresa dalla famiglia Zazzarino, che oggi finalmente lancia la nascita dell’associazione Alessandro Zazzarino – Un sorriso per la ricerca costituita ormai lo scorso 9 marzo ma che si presenta alla città nel giorno del compleanno di Alessandro, il 30 maggio.
Per l’occasione alle 19.00 in Cattedrale, il Vescovo Di Cerbo, celebrerà una messa in ricordo del ragazzo. Alle 20.30, presso il Centro Commerciale Elefantino, per la disponibilità e l’amicizia ci sarà la presentazione dell’Associazione con la partecipazione di Ivano Zoppi, presidente dell’associazione Pepita Onlus, educatore e formatore, studioso dei fenomeni sociali del mondo giovanile che aveva conosciuto Alessandro prima della malattia, in occasione della preparazione ad un Grest parrocchiale in cui il giovane era stato animatore. Da allora avendo stretto amicizia con Ale, ha seguito l’iter della sua malattia e per l’occasione sarà di nuovo ad Alife. Alla sua voce si affiancherà quella del medico alifano dr. Marco Spinelli, dirigente medico UOC, medicina interna dell’Ospedale civile di Piedimonte Matese. A moderare la serata l’altro alifano Gianfranco Di Caprio amico della famiglia e di Alessandro. Le parole d’inizio toccheranno alla mamma, Maria Fragola, la donna coraggiosa che con il marito Bruno e la figlia Federica ha preso in mano il dolore trasformandolo in nuova vita, in risposta concreta affinché altri non soffrano più, affinché giovani medici possano investire sulle loro capacità.

“Per me, dare vita a questa associazione è stato come far rinascere Alessandro, offrirgli la possibilità di vincere la sua battaglia…”. Una volontà, quella di Maria e dei suoi familiari, partita subito dopo la morte del figlio, un riscatto necessario perché questo dolore sia arginato per le numerose famiglie che oggi combattono faticosamente contro mali difficili e ancora incomprensibili alla scienza.
La neonata Associazione (la rintracciate componendo il numero di cellulare appartenuto ad Alessandro) intende lavorare sodo a sostegno della ricerca scientifica facendo divulgazione, facendo conoscere il male e le possibilità di frenarlo: diverse le iniziative in cantiere che nei prossimi mesi si concretizzeranno, e su cui vi terremo costantemente aggiornati e una richiesta: contribuire come si può, non solo con una tessera di appartenenza (il 30 sarà possibile sottoscrivere la propria adesione), ma mettendo a disposizione capacità, tempo, idee per fare insieme sempre meglio.

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