Comunicato stampa
26 Febbraio 2016: iniziare questo articolo con una data vuol dire determinare il momento
preciso in cui il Gruppo AIDO di Piedimonte Matese decise di presentare all’allora sindaco della Città, avvocato Vincenzo Cappello, una richiesta particolare e cioè il rilascio della autorizzazione al rifacimento di un muro prospiciente la piazza Vincenzo Cappello, di proprietà dell’avv. Battaglino.
La richiesta nasceva dalla volontà dei dirigenti del Gruppo AIDO di lasciare un simbolo nella città di Piedimonte Matese che potesse sì ricordare il gesto di amore gratuito che migliaia di donatori in Italia hanno compiuto, ma soprattutto potesse essere un segno visibile e permanente che inducesse a riflettere sul profondo significato del Dono come gesto di solidarietà, altruismo e civiltà. L’opera si sarebbe realizzata grazie al contributo di privati ed alla vena artistica di alcuni noti pittori del comprensorio matesino che realizzeranno la loro opera sul tema del “dono”.
Ebbene dopo un iter burocratico lungo e complesso, curato da un caro amico dell’AIDO, l’ingegnere Fabio Fatone, per ottenere tutte le necessarie autorizzazioni dal permesso dei proprietari della parete, alle pratiche presentate all’Ufficio Tecnico Comunale, per ultimo ma non ultimo alla Sopraintendenza ai Beni culturali e ambientali diretta dall’architetto Gioia, dopo i primi lavori di sistemazione iniziati e terminati lo scorso autunno grazie alla disponibilità dell’ingegnere Luigi Palmieri di fornire una squadra di operai per il rifacimento del muro, ed alla ditta di Ferdinando Zullo ed alla Mapei che ci hanno fornito il materiale per preparare la base del Muro per consentire agli artisti di realizzare la loro opera, si è atteso l’arrivo della stagione calda per dare inizio alla realizzazione delle tele murarie dipinte dagli artisti, ed infatti in questi giorni i concittadini piedimontesi stanno vedendo appunto all’opera gli artisti. Tanti sono i mezzi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della Donazione di Organi tessuti e cellule, sicuramente attraverso i media, gli incontri nelle scuole, ma lasciare lo spazio all’arte che si dona per veicolare il messaggio di vita, che l’AIDO da 45 anni cerca di portare avanti ed in questo caso da 15 anni, tanti sono gli anni dalla costituzione del gruppo Comunale AIDO “Liberato Venditti” di Piedimonte Matese, è certamente un modo originale e diverso dal comune. Se ci aggiungiamo il valore morale, etico e scoiale del progetto oltre alla giovane età di molti degli artisti che in questi giorni stanno lavorando esprimendo al massimo livello la loro creatività allora il futuro è positivo.
La prossima settimana le Autorità civili, militari, religiose ed i cittadini di Piedimonte Matese e dei paesi confinanti saranno invitati alla inaugurazione del simbolo della Città dedicato al dono. Siamo sicuri che tutti sapranno conservare gelosamente l’opera che vuole essere il simbolo del sacrificio estremo che in un momento diventa la realizzaizone di una volontà di non rinunciare a fare in modo che la vita non vada sprecata ma donata e vissuta perché non finisca mai anzi si moltiplichi e si trasformi.
Vi ricordo che oltre con l’adesione all’AIDO, oggi si può esprimere la propria volontà positiva alla donazione degli organi post mortem, anche attraverso il rinnovo od il rilascio della carta d’idendità presso il proprio comune e Piedimonte è attivo già da due anni, colgo l’occasione di ringraziare il funzionario dell’Ufficio anagrafe, Geppino di Baia, per la sensibilità nel dare spiegazioni al cittadino.