Home Territorio Amministrative 2018. Alife, Caiazzo, Raviscanina, Letino, Sant’Angelo d’Alife: tutti i numeri

Amministrative 2018. Alife, Caiazzo, Raviscanina, Letino, Sant’Angelo d’Alife: tutti i numeri

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Scrutini terminati ormai da qualche ora.
Ai vincitori il diritto di festeggiare e il meritato riposo per tutti.
In tutta italia 623 comuni al voto con un affluenza del 61,19%.
Il territorio matesino (Letino, Sant’angelo d’Alife, Caiazzo, Raviscanina e Alife) ha 5 nuovi sindaci: vittorie diverse tra loro che chiedono analisi altrettanto diverse a partire dalle campagne elettorali, dalla sensibilità degli elettori ad un programma piuttosto che ad un altro, a delle prospettive amministrative piuttosto che ad altre.
A tutti loro, nuovi sindaci, Marialuisa, Michele, Pasquale, Ermanno, Stefano, buon lavoro al servizio dei cittadini e dei loro diritti.
Nel dettaglio comune per comune una prima lettura dei dati.

Letino. Sindaco PASQUALE ORSI
Nel comune montano della provincia di Caserta, dove sono state presentate ben 8 liste, di cui sei “militari”, il voto si è diviso tra le due compagini esclusivamente locali: Vita nova con Pasquale Orsi (257 voti) e Riviviamo Letino con Gianluca di Stavolo (244 voti).
Solo uno scarto di 13 voti quello tra i due candidati.
Vince una giovanissima lista la cui età media si aggira sui 25 anni.
Sant’Angelo d’Alife. Sindaco MICHELE CAPORASO
Quella di Michele Caporaso con la lista Il Paese che vogliamo (1.032 voti e una percentuale di consensi del 65,85%) si attesta come la vittoria più netta e schiacciante rispetto ad una lista avversaria, in questo caso rappresentata da Giuseppe Falco a capo del gruppo Unione civica (535 voti con il 34,14% dei consenti elettorali). Nel resto dei comuni del Matese infatti le percentuali si riducono di molto.

Caiazzo. Sindaco STEFANO GIAQUINTO
Solo 254 voti di differenza tra Stefano Giaquinto con Uniti per Caiazzo (1890 preferenze) e Michele Ruggieri a capo di Caiazzo bene comune (1636 preferenze): un risultato quest’ultimo che conferma la solidità del gruppo sostenuto dal sindaco uscente Tommaso Sgueglia ma rimette la fascia tricolore sulle spalle di Giaquinto già sindaco per due mandati consecutivi.

Raviscanina. Sindaco ERMANNO MASIELLO
Ritorno alla fascia tricolore anche per Ermanno Masiello, anche lui già sindaco di Raviscanina negli anni passati.
La sua vittoria con la lista Raviscanina viva (361 voti) gli garantisce il 38,60 % delle preferenze, tuttavia va segnalata l’altra percentuale, quella che unisce le due liste di Giovanni Di Mundo con Siamo Raviscanina (295 voti) e Lelio Di Mundo con Raviscanina Libera (279 voti): insieme mettono insieme il 61,38 dei votanti che non ha scelto Masiello.

Alife. Sindaco MARIALUISA DI TOMMASO
Per i vincitori un risultato scontato. A vestire la fascia tricolore è Marialuisa Di Tommaso. Per la sua lista, Rinascita alifana, i 1816 voti sono il risultato sufficiente ad occupare i posti della maggioranza in consiglio comunale tuttavia il frazionamento dei voti su 4 liste anche qui (come a Raviscanina) fa emergere un dato: la maggior parte degli alifani cioè il 60,71% dei votanti ha scelto altro, non questa lista.
Ma la politica è fatta di numeri, in ogni caso, per cui la riuscita della campagna elettorale va tutta all’avvocato Di Tommaso e alla sua squadra pronta ad amministrare per i prossimi 5 anni e farsi carico degli impegni del programma presentato ai cittadini.
Nel dettaglio, Uniti per Alife con Salvatore Cirioli incassa 1315 voti, L’Elefante con Enzo Guadagno porta a casa 1038 voti, e Cambiamo Alife con Fausto Sabino ne recupera 454.
Dal punto di vista dei risultati personali, si attesta – come avvenuto già in passato – il buon punteggio dei candidati Enrico Palmieri (393 con Rinascita alifana) e Gianfranco Di Caprio (334 con Uniti per Alife), non di certo nuovi alla politica alifana, entrambi con i numeri “più alti”.
Vincitore morale dell’intera tornata di Alife, Enzo Guadagno con la lista L’Elefante: ben 1038 voti per una compagine nuova, che nei mesi passati ha lavorato sulla squadra e sul confronto interno, e che di fatto ha destabilizzato il testa a testa che tanti altri si attendevano tra la lista della Di Tommaso e quella di Cirioli costretto invece ad accontentarsi di soli 2 seggi in consiglio comunale.

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