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Alife riprende colore. Missione cittadina in progress

"Perché la vostra gioia sia piena", le parole del Vangelo di Giovanni accompagnano la settimana missionaria. In allegato il programma completo degli eventi di festa e di spiritualità

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Alife ha ripreso colore, in maniera del tutto inusuale.
Merito della missione iniziata ieri con l’arrivo dei 18 Missionari del Preziosissimo sangue che per una settimana abiteranno la città.
Dai colori di Piazza Vescovado, rivestita a festa per  l’accoglienza di questo gruppo e per l’oratorio dei bambini che ogni pomeriggio si ritroveranno per attività e animazione, a quelli della serata riservata ai giovani nell’evento HolyColor: pomeriggio di gran movimento per la città.
(Clicca qui per scaricare il programma della settimana)

Il gruppo dei 18 missionari e alcuni giovani alifani

Tutto ha avuto inizio con la messa presieduta da padre Flavio Calicchia, direttore della Missione, durante la quale i missionari insieme ad alcuni giovani di Alife hanno ricevuto il mandato ad andare: saranno per le strade di Alife, nelle case, nelle piazze, in chiesa “non per portare un’opinione personale, ma perchè è Dio stesso a bussare e dire ‘lasciati raggiungere’; noi missionari siamo lo strumento di Dio che viene a visitarvi…”. Così padre Flavio durante l’omelia, a cui il Vescovo Valentino, nelle sue funzioni di parroco pro tempore della parrocchia Santa Maria Assunta ha assistito e pregato insieme alla sua comunità.
Alife si riveste perciò di un colore nell’anima, di una speranza, della gioia del Vangelo: la missione organizzata dalla Parrocchia vuole essere proprio questo, esperienza diversa di Vangelo, raccontata da giovani ad altri giovani, da adulti ad altri adulti.
“Essa è la prova che Dio non si dimentica di nessuno, che passa, bussa, ma che sarà l’unica occasione perchè la missione è ora, in questo momento”: nelle parole di padre Flavio durante la celebrazione, il richiamo costante alla sacra Scrittura di domenica che torna a rivelare un Dio premuroso e attento che sostiene e viene in soccorso del suo popolo deluso, sofferente… Parole di invito ad essere annunciatori gioiosi, entusiasti, della buona notizia.
“Oggi il Signore ci chiede di consegnargli la nostra vita così com’è”, questo lo spirito (e il colore) della missione, quello dell’abbandono in Dio, quello del ritorno al suo cuore di Padre.

Alife ne ha bisogno?
L’anima di una comunità (di Alife, o così ogni altro luogo) necessita ad un punto del suo cammino – talvolta affaticato da difficili relazioni interne, incomprensioni, fatica quotidiana… – di soste secondo il Vangelo, di una preghiera in più; e nelle esperienze personali di ciascun uomo o donna, di una chiacchierata, un incontro con la parola di Dio scelta, ricercata, accolta.
È questo lo spirito che i 18 missionari intendono comunicare attraverso il dono del loro tempo e la loro presenza, notte e giorno, nel centro cittadino.
Dormiranno presso alcune famiglie, pranzeranno con loro, saranno gente di famiglia perchè gli alifani li faranno sentire di casa ricambiando affettuosamente questa visita…

Ieri pomeriggio in piazza Vescovado il primo di una serie di incontri con i ragazzi delle elementari e medie (ogni pomeriggio si ritroveranno dalle 17.00 alle 18.30); alle 19.00 è toccato ai giovani l’incontro in musica Holycolor: in collaborazione con il Forum dei Giovani, i Missionari e la Parrocchia hanno voluto che vi fosse un momento di sola festa per i giovani alifani, riservando gli incontri “missionari” a tre serate presso il salone di Santa  Caterina. La festa interrotta dalla pioggia, riprenderà giovedì sera.

L’augurio a tutti, è che l’ospitalità alifana sia questione di cuore che si apre all’incontro con Dio.
L’invito della parrocchia-Cattedrale e del Vescovo è quello di rimanere sintonizzati sull’evento.

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