Raffaella Martino – Trasformare una “terra di mezzo”, dove si transita frettolosamente e con qualche disagio, in un luogo accogliente e in grado di esprimere un’identità. Questa la missione che si sono dati due docenti della Facoltà di Architettura di Ferrara e di quella di Lettere della “Suor Orsola Benincasa” di Napoli.
Antonello Stella e Federico Marazzi non sono nuovi a questa scommessa, perché già nel 2011 avevano realizzato con successo un seminario sulla riqualificazione dell’area della stazione di Piedimonte, immaginandola come una vera e propria porta di accesso al territorio del Matese, ridisegnandola come un nodo di scambio fra trasporto su gomma e su rotaia, valorizzando i resti archeologici di età longobarda sepolti al di sotto dei binari e prevedendone una funzione come punto di accoglienza per chi si accinga a visitare la città e il territorio circostante. Quest’anno, però, si è voluto rilanciare l’idea su scala più ampia: con il sostegno attivo di EAV e il patrocinio del Comune di Capua e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, si è voluto lavorare su un progetto di riqualificazione funzionale che interessi tutta la linea, che attraversa un comprensorio paesaggistico e storico fra i più belli della Campania.
Sono state scelte quattro stazioni (Sant’Angelo in Formis, Caiazzo, Alife e Piedimonte) su cui gruppi di laureandi e specializzandi delle due università elaboreranno delle soluzioni progettuali per fare in modo che questi luoghi, oggi del tutto sottoutilizzati, quando non abbandonati al degrado, possano non solo offrire servizi migliori ai viaggiatori, ma anche fungere da veri e propri portali di accesso per chi desideri conoscere il territorio. Fra il 13 e il 15 giugno un gruppo di circa venti studenti guidati dai due docenti, insieme al prof. Gabriele Toneguzzi – sempre dell’Università di Ferrara – hanno compiuto una sistematica ricognizione della linea e dei centri storici da essa attraversati.
Nel prossimo autunno, i quattro gruppi di lavoro in cui sono stati suddivisi gli studenti si presenteranno di fronte ad una giuria tecnica, che valuterà i loro elaborati, premiando il migliore. L’iniziativa vuole essere una positiva “provocazione” verso gli Enti comunali, la Regione e gli operatori del turismo a considerare la ferrovia Alifana come una preziosa risorsa per la scoperta e la valorizzazione del nostro territorio.