Home Chiesa e Diocesi Azione Cattolica “in laboratorio”. Si analizza il presente, si sperimenta il futuro

Azione Cattolica “in laboratorio”. Si analizza il presente, si sperimenta il futuro

Domenica 8 luglio per l'intera giornata presso il Monastero di Ruviano sul tema "Di quale AC c’è bisogno in questo tempo? Per essere popolari e missionari, tra Sinodo e comunità di credenti"

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È tempo di Laboratorio, l’appuntamento estivo dell’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo che raccoglie i presidenti e i responsabili delle associazioni parrocchiali per un momento di confronto, revisione e ripartenza in vista del prossimo anno associativo, ma anche un momento aperto anche a tutti coloro che vogliono vivere una giornata di confronto e approfondimento sui temi degli impegni laicali nella Chiesa.
Quella del laboratorio si sta mostrando una formula vincente (in foto le immagini del laboratorio 2017) contraddistinta dall’operatività e dal fare di un’intera giornata in cui il confronto si fa serrato sulle cose di ieri e di domani tenendo conto delle emergenze e dei bisogni delle Parrocchie diocesane.

L’incontro si terrà domenica 8 luglio (per l’intera giornata) nella suggestiva cornice del Monastero di Ruviano con gli interventi di Mafalda Maciariello, Delegata Regionale della Azione Cattolica e del Vescovo Mons. Valentino Di Cerbo al mattino; il pomeriggio sarà riservato a confronti nei gruppi di lavoro e alla riflessione dell’asssistente unitario don Pasquale Rubino (clicca sulla foto per il programma completo).

Il tema Di quale AC c’è bisogno in questo tempo? Per essere popolari e missionari, tra Sinodo e comunità di credenti è il titolo del Laboratorio che attinge alle domande e alle riflessioni emerse nel corso del Comitato Presidenti di Azione Cattolica tenuto a Roma lo scorso aprile: Cosa vuol dire allora essere un’Azione cattolica popolare? Cosa ci chiede la Chiesa del nostro tempo?  Cosa ci chiede la vita della gente? Di quale Ac c’è bisogno per questo tempo?
Per l’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo una delle risposte è già nell’esperienza del Sinodo diocesano concluso da poco che ha tracciato le linee per il cammino futuro della Chiesa locale: “la partecipazione attiva al Sinodo della Diocesi di Alife-Caiazzo – spiega il presidente diocesano Cinzia Brandi – ha contribuendo a mettere un tassello per la costruzione della identità della nostra Chiesa locale con lo stile che caratterizza il laico di AC: uno stile moderato, accogliente, propositivo”.

“Il cammino del nuovo triennio è partito con l’acronimo ISO2017:2020, cioè Identità, Spiritualità, Operatività” continua Brandi in riferimento al tema del laboratorio associativo di un anno fa. “Dopo aver scoperto quale è l’Identità del laico di AC, con lo sguardo amorevole che solo lo Spirito può dare, l’Associazione diocesana è pronta ad essere famiglia di credenti Operativi nella Vigna del Signore”.

L’Azione Cattolica diocesana ricorda sempre viva, la sfida che Papa Francesco  ha rivolto il 30 aprile dello scorso anno a Piazza San Pietro: “sentite forte dentro di voi la responsabilità di gettare il seme buono del Vangelo nella vita del mondo, attraverso il servizio della carità, l’impegno politico, la passione educativa e la partecipazione al confronto culturale. Allargate il vostro cuore per allargare il cuore delle vostre parrocchie. Siate viandanti della fede, per incontrare tutti, accogliere tutti, ascoltare tutti, abbracciare tutti”.

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