“Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno” (Gen. 8, 22). Questo l’incipit del messaggio che Papa Francesco dedica alla 13ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, che ricorre il prossimo 1° settembre.
Il titolo scelto per l’evento di quest’anno è Coltivare l’alleanza con la terra, con riferimento alla “stabilità” del reale, che la fedeltà di Dio garantisce. Simbolo dell’alleanza è l’arcobaleno, richiamato dal libro della Genesi al successivo passo, e che conferma la terra come un “dono”, “spazio abitabile”, su cui l’umanità scrive il proprio futuro.
Nel suo discorso, il Santo Padre si sofferma su alcuni punti nello specifico, attraverso cui approfondisce il senso del legame che unisce l’uomo alla terra, un legame che implica rispetto, amore e tanta umiltà nel riconoscere il proprio essere “ospite” e non “padrone” della natura. Contro le diverse minacce al pianeta, Papa Francesco invita a non rassegnarsi, come nell’Enciclica Laudato Si’, e ad “operare in forme attive e lungimiranti“, secondo una “prospettiva pastorale” e accogliendo e praticando “la comunione tra le Chiese“.
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