Vincenzo Girfatti, presidente del Parco Regionale del Matese dal maggio scorso, dopo l’incontro informale con Vincenzo D’Andrea, referente della Consulta del Matese, ha tenuto un confronto con le stesse associazioni del territorio, poi con i sindaci, prima convocandoli singolarmente, e ieri (25 luglio), presso la sede del Parco in San Potito Sannitico, in una riunione che ha visto insieme fasce tricolore e i rappresentanti delle comunità montane, e delle Province coinvolte nel progetto di istituzione del Parco Nazionale del Matese.
Lo scorso 17 luglio, il presidente Girfatti si è recato al Ministero per illustrare il programma di iniziative in cantiere, e per pianificare il lavoro da attuare nei prossimi 18 mesi, prima che il Parco diventi di fatto “Nazionale”.
“Il primo passo da compiere – afferma il Presidente – è l’approvazione dello Statuto dell’Ente Parco, cosa che in 12 anni non è mai avvenuta, purtroppo”. Alla base di un agire corretto e fruttuoso deve esserci “il funzionamento degli organi e soprattutto la realizzazione di un lavoro fatto in sinergia tra gli attori, che possa garantire la promozione turistica del territorio”.
La mission del Parco del Matese, tuttavia, per poter raggiungere risultati positivi deve “tener conto degli indicatori economici, sociali, culturali, turistici e territoriali relativi al comprensorio”. Bisogna auspicare un gioco di squadra, che sia basato sull’ascolto: “io, in qualità di Presidente del Parco, ho una funzione esclusivamente politica, essendo suo legale rappresentante; dal punto di vista gestionale, invece, sono i sindaci a doversi mettere in ascolto delle realtà operative. Istituzionalizzare una campagna di ascolto, fissando delle misure agevolative, da destinare non solo alle imprese, ma anche ai singoli, soprattutto i giovani”.
Non c’è margine di crescita per un territorio senza conoscenza; per questo, è fondamentale sensibilizzare e coinvolgere in primis le scuole, “scovando competenze e talenti, che possono dare una spinta all’evoluzione del Matese”. Il presidente Girfatti tiene a sottolineare la necessità di “un confronto costante con i vari enti, che deve implicare quattro fasi nello specifico: condivisione, analisi, ragionamento e disamina preventiva delle possibilità che il territorio offre. Un’attività che voglia sortire effetti benefici per i singoli e per le comunità si deve innestare su questi quattro elementi”. Ai sindaci spetta il compito di “relazionarsi costantemente con le strutture ricettive, cercando di capire quali sono le potenzialità del Matese, presupposto necessario e indispensabile per stilare in seguito un database aggiornato, che dia le risposte cercate in termini di offerta turistica”.
Si dice soddisfatto il Presidente per la crescente fiducia e l’alto senso di partecipazione che sta venendo da parte di tutti: “segno che le prime fasi di ascolto hanno funzionato. Andremo avanti così, confrontandoci e pianificando insieme”.
