A pochi giorni di distanza dalla prima maratona in sedia a rotelle ad Alife, si raccolgono i frutti di un evento che ha saputo far sorridere tutti, ha coinvolto partecipanti di tutte le età e ha fatto scalpore tra gli ospiti d’onore presenti. L’associazione ANIEP Sezione di Alife, che si batte per la difesa dei diritti delle persone disabili, è riuscita ad organizzare una manifestazione che ha saputo coadiuvare lo sport con i valori più importanti della vita quotidiana, includendo coloro che con la disabilità fisica hanno a che fare ogni giorno, rendendoli protagonisti di una vera e propria corsa. Ad aggiudicarsi la vittoria è stato Antonio Parolise, che ha gareggiato senza accompagnatore, ma la nota importante non è sicuramente data da chi ha vinto ma di chi ha partecipato a questa festa del sorriso, un’iniziativa da ripetersi quanto prima.
Numerosi ospiti d’onore invitati ad “Alife in carrozzina” non sono mancati, non ci si poteva perdere una giornata così importante. Maria Luisa Di Tommaso, sindaco della città di Alife, ha preso parte a tutti gli effetti alla manifestazione, riuscendo anche a completare il giro con le carrozzelle e un intero giro a piedi. “Questa è stata davvero una manifestazione importante. Coglierei l’occasione per ringraziare tutti i volontari, gli sponsor senza i quali questi eventi non sarebbero mai realizzabili, la protezione civile venuta dai comuni limitrofi e il presidente Pietro Natale, davvero instancabile per amore della sua associazione. Insieme alla mia amministrazione ci impegneremo a sollecitare e promuovere questo genere di iniziative e saremo sempre presenti ad ogni attività o evento organizzato per questa causa”, così Di Tommaso ha voluto ringraziare coloro che si sono impegnati per portare ad Alife uno spirito di familiarità e promozione di risoluzione dei problemi legati alla disabilità.
Alla maratona era presente anche Sonia Palmeri, l’assessore regionale alle risorse umane e al lavoro, commossa e felicissima di essere stata invitata: “Essere qui è veramente un’esperienza unica. Ci fa capire quanto possiamo essere utili alla società e soprattutto quanto le istituzioni e le comunità debbano essere presenti nel trattare queste tematiche, per arrivare a generare una vera inclusione”, ha spiegato l’assessore regionale Palmeri che si è dimostrata disponibile al dialogo e alla collaborazione futura. Mons. Valentino Di Cerbo, vescovo della Diocesi Alife-Caiazzo, ha preso la parola nel corso della premiazione, anche lui grato dell’invito da parte dell’ANIEP: “Dobbiamo essere persone uguali e far nascere sorrisi attorno a noi. Tutti abbiamo un dono della vita e tutti dobbiamo essere grati a Dio per questo, aiutandoci l’uni gli altri”.
Pietro Natale, il presidente della Sezione di Alife dell’ANIEP, nata circa un anno fa è riuscito, insieme agli membri del direttivo e ai volontari, ad organizzare questa maratona, un suo sogno da diversi mesi e una gratificazione nel vedere l’idea iniziale portata a termine. I suoi ringraziamenti sono stati rivolti in primis a tutti i collaboratori, instancabili volontari che hanno spinto le carrozzine, organizzato la premiazione e vissuto insieme una giornata che mai potrà dimenticare: “Non ho parole davvero.” – ha aperto la premiazione il presidente Natale – “Non ringrazieremo mai abbastanza tutti. I miei fratelli in carrozzina, la protezione civile, gli sponsor, il servizio ambulanza Riselli, il direttivo… una squadra fantastica. Il Bar Cin Cin è stato una parte importantissima della prima maratona ad Alife con le sedie a rotelle, ci ha permesso di offrire da bere a tutti e essere da base di partenza alla corsa”. Oltre ai ringraziamenti agli ospiti d’onore, Pietro si è soffermato nel rivolgere il più sentito grazie a due persone speciali per l’ANIEP, Rosa Sasso e Lilia Iannelli, coloro che hanno gratuitamente concesso una sede all’associazione, presso l’ex studio del Dott. Fernando Iannelli.
Ha infine preso la parola Adele Di Gioia, il presidente regionale e provinciale di ANIEP Casagiove, arrivata ad Alife insieme a molti altri soci e partecipante alla maratona: “Tornerò a casa con tanta gioia nel cuore, grazie a questa meravigliosa giornata insieme a persone splendide. Ho passato una vita tra mille difficoltà ma me la sono sempre cavata, con l’aiuto di Dio e della mia famiglia. La disabilità deve rappresentare una condizione che deve essere spiegata e non discussa, perché tra le nostre diversità, in fondo, siamo tutti fratelli.”