Nel comune di Letino, tra la maestosa presenza dei monti del Matese, ogni borgo, ogni contrada ha una storia da raccontare che affonda le radici nella memoria degli anziani, che a loro volta la raccontano ai giovani, tramandandola così di generazione in generazione. Nei giorni 13, 16 e 17 Agosto a Letino, si è tenuto un mix di eventi e spettacoli a base di tradizioni locali, coinvolgendo le associazioni e i partecipanti.
A far rivivere una vecchia storia letinese ci ha pensato lo scrittore e regista napoletano Angelo Cannavacciuolo, che ha tratto una miniazione drammatica, dal titolo “Ru zumpu de ru scarparu”, (Il salto del ciabattino) collocata nelle strade del centro storico, tornate, come per magia, a rivivere il tempo passato. La storia narrava dell’amore contrastato della bella fanciulla di nobile famiglia letinese per il povero ciabattino (ru scarparu) dopo la classica “fuitina”, che si conclude tragicamente, per l’ostilità della famiglia, destinata poi a pentirsi, con il salto da un dirupo (ru zumpu). Puntuale e gradevole l’interpretazione dei due giovani attori locali, tra i quali spiccava per chiarezza ed incisività, Filippo Fortini.
Grazie alla collaborazione della Proloco, Letino ha potuto rivivere i bei tempi andati con la sfilata delle donne in costume tradizionale, di chiara origine greca o per lo meno balcanica, e la suggestiva “Cerimonia della Parentezza”, antico rito nuziale.
La sera del 16 agosto, grazie alla presenza del noto attore di teatro Gigi Savoia, il quale ha confermato le sue qualità di teatrante di classe, il pubblico ha apprezzato molto un vero spettacolo leggero, anche se forse solo apparentemente leggero. Contornato da attori di notevole professionalità, quali Renato De Rienzo, Gianni Parisi, Alessandra D’Ambrosio e Francesco Ruotolo, ha messo in scena uno spettacolo vivace, dalle battute fulminanti che hanno catturato la platea, mescolando ad un dialogo serrato citazioni tratte da due atti unici di Anton Cechov, traendone un risultato teatrale di notevole spessore che non ha mancato di raggiungere facilmente il pubblico che affollava la bella Piazza della Repubblica di Letino.