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A Letino protagonista la musica napoletana del ‘700

La "Giornata Artistica" chiude, nella soddisfazione generale, la kermesse culturale "Dall'età del rame agli anarchici internazionalisti, che si è svolta a Letino dal 6 al 23 agosto

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Si conclude la rassegna culturale Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti, che si è tenuta a Letino dal 6 al 23 agosto, e che ha visto una partecipazione nutrita da parte della popolazione. Alta cultura e diversi momenti di spettacolo, che hanno goduto della supervisione di professionisti del settore musicale e artistico, in senso lato, sono confluiti nella “Giornata Artistica”. La direzione artistica dell’evento è stata curata dal professor Giovanni Girosi, già docente presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
La manifestazione ha soddisfatto le attese di organizzatori e pubblico, riuscendo a valorizzare le ricchezze già note del territorio e portando alla luce giovani promesse. La mattina del 23 agosto si è svolta la cerimonia conclusiva, con l’assegnazione di tre premi e la proclamazione dei risultati da parte del sindaco Pasquale Orsi, nella sala del Palazzo Caruso alla presenza di molti cittadini e dei giovani direttamente interessati.

La canzone classica napoletana

Letino non sembrò aver accettato con immediata adesione l’Unità d’Italia. Era saldamente ancorata, sia sul piano sociale ed economico che su quello culturale, a quella che fino a poco tempo prima era stata una delle più importanti capitali europee: Napoli. Ebbene, in questo ciclo di eventi programmato dal Comune di Letino, denominato “Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti”, non poteva mancare un riferimento a quella forma d’arte che costituisce il fiore all’occhiello della cultura popolare partenopea: la canzone classica napoletana. Al maestro Luigi Ottaiano e ad un folto gruppo di musicisti e cantanti è stata affidata la presentazione di un repertorio che andava dall’800 all’immediato dopoguerra, toccando così, con un’ampia panoramica, tutti i più importanti momenti di quel particolare repertorio che più che alla canzone, per molti aspetti, può essere assimilato alla liederistica. Un’abile strumentazione, arrangiamenti intelligenti e di immediato contatto con il pubblico, hanno reso facile e gradevole l’ascolto al quale la folta platea è stata preparata da una colta presentazione ed illustrazione storica.

La Dirindina

La serata conclusiva del ciclo “Dall’età del rame agli anarchici internazionalisti” programmata dal Comune di Letino con la direzione artistica di Filippo Zigante, si è conclusa la sera del 23 agosto con la rappresentazione dell’opera buffa di Domenico Scarlatti “La Dirindina”. Trattasi di un lavoro delizioso, basato su un intreccio classico, proprio della commedia dell’arte, la cui attuale presentazione dobbiamo alla attenta revisione operata dal maestro Ivano Caiazza, noto ricercatore ed esperto del ‘700 napoletano,  che ha anche diretto, con perizia e sensibilità, l’esecuzione affidata alla Real Cappella di Napoli. Bravissimi i cantanti, dalla protagonista femminile Ilaria Iaquinta al controtenore Angelo Bonazzoli al basso Enrico Di Geronimo. Molto bene anche Angela Fagnano nel ruolo di “Assuntina”. L’ambientazione scenica ed i costumi sono stati curati da Peppe Zarbo, la regia dello stesso Filippo Zigante.

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