Valigie fuori stagione per i giovani che parteciperanno alla 34ª Giornata Mondiale della Gioventù.
Questa volta l’incontro che periodicamente chiama a raccolta migliaia di ragazzi dai 5 Continenti è fissato dal 22 al 29 gennaio 2019 a Panama, il piccolo stato dell’America centrale bagnato dal mar dei Caraibi e dall’oceano Pacifico.
Anche la Diocesi di Alife-Caiazzo farà i bagagli (se ne occuperà il Servizio diocesano per la Pastorale giovanile) per essere presente all’incontro con Papa Francesco e vivere il clima unico e speciale che è di ogni GMG.
In ogni Diocesi infatti è partita la macchina organizzativa che è molto di più di un passaporto e un biglietto aereo ma formazione e preparazione, nei prossimi mesi, per quanti sceglieranno di vivere un momento intenso di Chiesa, dove nessun confine separa bandiere e lingue, bensì un unico abbraccio raccoglie tutti intorno al Vangelo.
Non un raduno, ma una ripartenza a partire da una seria proposta di fede, vissuta in quel contesto e poi rilanciata . in proposte ed entusiasmi – al rientro nelle chiese locali.
“Ecco la serva del Signore; avvenga per me secondo la tua parola” il versetto del Vangelo di Luca che richiama il sì di Maria all’annuncio dell’Angelo sarà il motto della prossima Giornata Mondiale dei giovani, già tradotto in un Inno (nella sua versione ufficiale in Spagnolo e in quella internazionale) e il Logo realizzato da una giovane ventenne panamense.
Parole che racchiudono un messaggio e un impegno per la vita, una sorta di sfida concreta nella vita così come già commentato da Papa Francesco: “È un amore che si fa servizio e dedizione, soprattutto verso i più deboli e i più poveri”.
Gmg come impegno, prima e dopo; un mandato ad dover essere e trasformarsi in uomini e donne di coraggiose risposte, come quella di Maria appunto; chiamati a dire la gioia di accogliere e portare Cristo; ad essere liberi, seminatori di speranza, ragazzi e ragazzi appassionati della vita altrui, pronti a mettersi in gioco nella società per farla migliore e ricca della freschezza e della trasparenza che viene dai più giovani.
Di questa energia vive il mondo, in ogni epoca, in ogni Paese.
L’occasione per ricaricarsi “sotto la sua croce” ritorna.
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