Il nuovo anno scolastico anche al liceo “G.Galilei” di Piedimonte Matese è decollato, così come gli aereoplanini di carta lanciati carichi di ansie e speranze, tra nuovo entusiasmo e vecchi problemi. Una cerimonia di festa, come ogni animazione d’accoglienza dei nuovi iscritti, ma in cui non sono state nascoste le preoccupazioni per quello che è il problema numero uno dell’istituto cresciuto molto (forse troppo) rispetto alla lentezza della politica e della pubblica amministrazione: un’ampia e articolata offerta formativa che si trova a fare i conti – da anni – con la ristrettezza degli spazi.
Un messaggio inaugurale, quello della dirigente Bernarda De Girolamo, dopo aver sottolineato l’importanza del momento: “La scuola prepara il domani della nostra civiltà e della nostra democrazia; a scuola si disegna il futuro: è questa la sua essenza, anche se, talvolta, questa peculiarità non viene riconosciuta adeguatamente”.
Ha poi indicato i capisaldi formativi dell’istituto (attenzione alle realtà produttive circostanti del territori, alle istituzioni, all’integrazione) ma, al contempo, ha rimarcato che “la scuola deve trovare nelle istituzioni un interlocutore attento alle sue problematiche e tempestivo negli interventi risolutivi”.
(Scarica il messaggio integrale della Dirigente).
Un richiamo, fuori dal messaggio ufficiale, per niente velato, a risolvere il problema del completamento del seminterrato (lavori già appaltati da più di tre anni in una complicata vicenda di sanatoria urbanistica tra Comune e Provincia) indirizzato agli enti pubblici, in primis l’ente casertano: “quest’anno abbiamo dovuto sacrificare – ha detto con amarezza – il laboratorio di fisica e l’aula docenti per ospitare nuove classi. Se i lavori non saranno ultimati si rischia il numero chiuso per il prossimo anno” ha proseguito la Dirigente che poi, quasi per bilanciare lo spirito di inizio anno, ha voluto immettere nuova linfa in quelle classi che entrano: ”I nostri obiettivi per questo nuovo anno scolastico saranno allora concreti: vogliamo promuovere una scuola che insegni ad abbattere le barriere, quelle fisiche e quelle, ancora più resistenti, di tipo culturale, una scuola che “includa” più persone possibile nei percorsi di scoperta e di promozione dei propri “talenti” attraverso l’apertura al mondo, alla diversità tra le sue culture e tra gli esseri umani”.
Intervento a cui ha replicato – con garbo – il consigliere provinciale Gianluigi Santillo che, pur riconoscendo i ritardi, ha manifestato l’impegno ad accelerare sulla questione rallentata da ragioni particolari (il dirigente della provincia è convalescente) chiedendo ad altre scuole sostegno logistico.
Anche il sindaco, Luigi Di Lorenzo, dopo aver sottolineato l’impegno della dirigenza, si attiverà per avere tempi certi all’inizio dei lavori (alcune settimane fa ha ultima di adempimenti di competenza comunale).
Presente la neo comandante della compagna dei carabinieri, capitano Francesca Baldacci, al suo esordio pubblico, accompagnato dall’ufficiale Campanile.
L’assessore regionale al lavoro, Sonia Palmeri, ha rinnovato l’impegno a forme sempre più intense di sostegno per la promozione di nuove professionalità nel campo del lavoro.
Estremamente ricco il programma relativo al progetto di accoglienza di cui è referente la docente Lucia Nacca: all’esecuzione dell’Inno alla gioia della seconda classe musicale ha fatto seguito il reading sul suggestivo tema “paper planes” (a scorrere la musica di Ezio Bosso) curato da Giovanna Giordano e dalla recitazione di un ex allievo Andrea Rao sul filo tematico della paure, molto apprezzato.
Allestito anche un pannello artistico “la Gioia di vivere” organizzato dal docente Luca Mastrocinque con la collaborazione della classe del primo artistico.
Intervento del gruppo studentesco attivato dal rotary club Alto Casertano introdotto dalla docente Anna De Ioavanna (presente il presidente rotariano Alfonso Marra) e Francesco Ammendola dell’ASL sulle problematiche di sostegno psicologico alle fasce adolescenziali.