Home Chiesa e Diocesi Sant’Angelo d’Alife. La statua di San Michele torna nella sua sede originaria

Sant’Angelo d’Alife. La statua di San Michele torna nella sua sede originaria

Giovedì prossimo, 20 settembre, la statua lignea verrà ricondotta nella cappella adiacente alla Grotta di San Michele

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Dopo un accurato lavoro di restauro, la statua di San Michele tornerà nella sua sede autentica, ossia nella cappella adiacente alla Grotta omonima, in quel di San’Angelo d’Alife. Il momento è molto atteso dai fedeli di Sant’Angelo, che trovano rifugio nel Santo, fondamento caposaldo di una tradizione consolidatasi nei secoli.
Per iniziativa del Comitato festeggiamenti in onore di San Michele, che ha riservato all’opera di restauro parte del ricavato della festa patronale di due anni fa, e grazie al supporto dei cittadini, che hanno contribuito alla raccolta dei fondi e del parroco don Mario Rega, giovedì prossimo (20 settembre) alle 17.00, l’icona lignea del Santo riprenderà possesso della sua ubicazione originaria. All’evento parteciperanno anche don Armando Visone e persone della comunità di Raviscanina, che condivide con quella santangiolese la comune devozione nei confronti di San Michele. Giunta sul piazzale delle strada che porta alla Grotta, si procederà in corteo fino alla Cappella, dove la statua verrà ricollocata e sarà celebrata la Santa Messa.

La statua lignea realizzata a mano da un artigiano di Ortisei e ricavata da un unico blocco di legno, allocata nella nicchia dell’altare della cappellina di San Michele presso il sito archeologico della Grotta di San Michele, presentava evidenti segni di degrado: lesioni, tarli, degrado della base ed in molte parti aveva perso la sua patina originale.
Per tali motivi, è stato ritenuto indispensabile il restauro, eseguito dalla maestra Michela Acquaro, la quale ha operato sia in Pietravairano che a Sessa Aurunca, e nota alla comunità perché autrice del restauro del più pregiato San Michele Arcangelo settecentesco che si trova nella chiesa di Santa Maria della Valle. Il restauro è consistito nel risamanento dagli insetti xilofagi, che si nutrivano da tempo della struttura, nell’analisi del degrado strutturale, nel consolidamento delle parti interessate al degrado, nella stuccatura, nella pulizia della patina di ossido sulle ali dipinte con foglia d’oro e nella ridipintura della statua queste le fasi del complesso restauro.

 

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